Tango Bond, a fine mese scade la moratoria
Affari & Finanza, l'inserto economico de La Repubblica in edicola lunedì, ha ricostruito la vicenda dei bond argentini e ricorda che scade a fine luglio la moratoria per Buenos Aires
di Mauro Introzzi 18 lug 2014 ore 16:56
TANGO BOND ARGENTINA
Affari & Finanza, l'inserto economico de La Repubblica in edicola lunedì 14 luglio, ricostruisce la vicenda dei bond argentini e ricorda che scade a fine luglio la moratoria per Buenos Aires.
Il governo argentino contava invece di aver risolto tutti i suoi problemi ma non aveva fatti i conti con la sentenza della Corte Suprema americana che ha dato ragione alle istanze di alcuni hedge fund non aderenti alle varie ristrutturazioni (NML Capital, Aurelio e Blue Angel) e ha quindi intimato all’Argentina di pagare 1,5 miliardi di dollari a favore degli stessi.
Il ministro dell'Economia argentino ha proposto al mediatore di pagare il 100% del dovuto agli hedge fund. In questo modo l'Argentina eviterebbe di cadere in un nuovo default tecnico sul pagamento ai detentori di titoli che sono entrati nello swap.
Nelle intenzioni di Buenos Aires l'operazione dovrebbe avvenire a gennaio 2015, una volta scaduta la clausola che esporrebbe l'Argentina a nuovi possibili cause da parte dei detentori di titoli ristrutturati.
ALITALIA
Sembra sempre in dirittura d'arrivo l'operazione di ingresso, con una quota del 49%, di Etihad nel capitale di Alitalia. Lo ha dichiarato lo stesso James Hogan, numero uno di Etihad. Il manager ha detto che le parti puntano a chiudere la trattativa entro la fine del mese di luglio e firmare l'accordo.
Nel frattempo, però, la Cgil ha deciso di non firmare l'accordo quadro con Alitalia sugli esuberi come invece hanno fatto le altre sigle sindacali. Sul contratto, invece, le posizioni sono altre: sul tavolo della trattativa tra Alitalia e sindacati per la firma del contratto sul trasporto aereo e il taglio dei costi del personale per 31 milioni di euro è arivato il dietrofront di Uil, Ugl e associazioni professionali.
Resta poi aperta la questione di Poste. Secondo alcune testate il gruppo di Caio non sarebbe disposte a farsi carico delle eventuali pendenze legali scaturite dalla gestione precedente al suo ingresso in Alitalia.
PARMALAT
Nei giorni scorsi i risparmiatori coinvolti nel crack Parmalat hanno ricevuto una proposta di transazione con Dianthus (ex Deloitte & Touche) per ottenere un risarcimento dei danni. Nel frattempo rimane aperta, al Tribunale di Milano, un’azione giudiziaria nei confronti di Citibank, Citibank International, Bank of America National Association e IntesaSanpaolo.
BOND GRECIA
Il 15 luglio il Tesoro greco ha collocato un titolo di stato trimestrale per un controvalore totale di 1,625 miliardi di euro. Il tasso di copertura (il rapporto tra richiesta e offerta) è stato pari a 2,35 volte dalle 2,99 volte dell'asta precedente.
Il rendimento, pari all'1,75%, ha toccato i minimi dal gennaio 2010 e evidenziato una contrazione rispetto all'1,8% dell'asta precedente.
BOND PORTOGALLO
Il Tesoro Portoghese ha raccolto il 17 luglio 1,25 miliardi di euro attraverso due collocamenti: un semestrale e un annuale. Il controvalore del primo è stato pari a 400 milioni, quello del secondo è stato pari a 850 milioni di euro. Si tratta della somma massima che Lisbona si era prefissa di raccogliere oggi.
I tassi sono scesi allo 0,243%, dallo 0,438% di marzo scorso, per quanto riguarda il semestrale, mentre è salito allo 0,453%, dallo 0,364% del mese scorso, l'annuale.
___________
Nota per il lettore
Per utilizzare in modo corretto questa rubrica è importante tenere presente che:
- la rubrica ha lo scopo di monitorare per voi tutte le notizie importanti che vengono pubblicate settimanalmente sulle società italiane e i principali gruppi internazionali che hanno emesso Corporate Bond; non abbiamo incluso i gruppi più solidi, perché riteniamo del tutto improbabile un loro default;
- la rubrica non intende fornire analisi e valutazioni sulle società emittenti, o notizie specifiche sulle loro emissioni obbligazionarie, ma semplicemente effettuare il monitoraggio della stampa per consentirvi di reperire notizie che magari vi erano sfuggite. Chiaramente spesso da quelle notizie si possono trarre informazioni utili per valutare lo stato di salute della società, e quindi anche eventuali problemi sul rimborso delle emissioni;
- la rubrica è di fatto una rassegna stampa settimanale, quindi non contiene analisi e giudizi di chi la redige. In ogni caso, qualsiasi notizia o commento contenuto nella rubrica non può essere interpretato come sollecitazione a fare o non fare, acquistare o vendere. Qualsiasi decisione di investimento o disinvestimento sarà presa da voi in totale autonomia.
Affari & Finanza, l'inserto economico de La Repubblica in edicola lunedì 14 luglio, ricostruisce la vicenda dei bond argentini e ricorda che scade a fine luglio la moratoria per Buenos Aires.
Il governo argentino contava invece di aver risolto tutti i suoi problemi ma non aveva fatti i conti con la sentenza della Corte Suprema americana che ha dato ragione alle istanze di alcuni hedge fund non aderenti alle varie ristrutturazioni (NML Capital, Aurelio e Blue Angel) e ha quindi intimato all’Argentina di pagare 1,5 miliardi di dollari a favore degli stessi.
Il ministro dell'Economia argentino ha proposto al mediatore di pagare il 100% del dovuto agli hedge fund. In questo modo l'Argentina eviterebbe di cadere in un nuovo default tecnico sul pagamento ai detentori di titoli che sono entrati nello swap.
Nelle intenzioni di Buenos Aires l'operazione dovrebbe avvenire a gennaio 2015, una volta scaduta la clausola che esporrebbe l'Argentina a nuovi possibili cause da parte dei detentori di titoli ristrutturati.
ALITALIA
Sembra sempre in dirittura d'arrivo l'operazione di ingresso, con una quota del 49%, di Etihad nel capitale di Alitalia. Lo ha dichiarato lo stesso James Hogan, numero uno di Etihad. Il manager ha detto che le parti puntano a chiudere la trattativa entro la fine del mese di luglio e firmare l'accordo.
Nel frattempo, però, la Cgil ha deciso di non firmare l'accordo quadro con Alitalia sugli esuberi come invece hanno fatto le altre sigle sindacali. Sul contratto, invece, le posizioni sono altre: sul tavolo della trattativa tra Alitalia e sindacati per la firma del contratto sul trasporto aereo e il taglio dei costi del personale per 31 milioni di euro è arivato il dietrofront di Uil, Ugl e associazioni professionali.
Resta poi aperta la questione di Poste. Secondo alcune testate il gruppo di Caio non sarebbe disposte a farsi carico delle eventuali pendenze legali scaturite dalla gestione precedente al suo ingresso in Alitalia.
PARMALAT
Nei giorni scorsi i risparmiatori coinvolti nel crack Parmalat hanno ricevuto una proposta di transazione con Dianthus (ex Deloitte & Touche) per ottenere un risarcimento dei danni. Nel frattempo rimane aperta, al Tribunale di Milano, un’azione giudiziaria nei confronti di Citibank, Citibank International, Bank of America National Association e IntesaSanpaolo.
BOND GRECIA
Il 15 luglio il Tesoro greco ha collocato un titolo di stato trimestrale per un controvalore totale di 1,625 miliardi di euro. Il tasso di copertura (il rapporto tra richiesta e offerta) è stato pari a 2,35 volte dalle 2,99 volte dell'asta precedente.
Il rendimento, pari all'1,75%, ha toccato i minimi dal gennaio 2010 e evidenziato una contrazione rispetto all'1,8% dell'asta precedente.
BOND PORTOGALLO
Il Tesoro Portoghese ha raccolto il 17 luglio 1,25 miliardi di euro attraverso due collocamenti: un semestrale e un annuale. Il controvalore del primo è stato pari a 400 milioni, quello del secondo è stato pari a 850 milioni di euro. Si tratta della somma massima che Lisbona si era prefissa di raccogliere oggi.
I tassi sono scesi allo 0,243%, dallo 0,438% di marzo scorso, per quanto riguarda il semestrale, mentre è salito allo 0,453%, dallo 0,364% del mese scorso, l'annuale.
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Nota per il lettore
Per utilizzare in modo corretto questa rubrica è importante tenere presente che:
- la rubrica ha lo scopo di monitorare per voi tutte le notizie importanti che vengono pubblicate settimanalmente sulle società italiane e i principali gruppi internazionali che hanno emesso Corporate Bond; non abbiamo incluso i gruppi più solidi, perché riteniamo del tutto improbabile un loro default;
- la rubrica non intende fornire analisi e valutazioni sulle società emittenti, o notizie specifiche sulle loro emissioni obbligazionarie, ma semplicemente effettuare il monitoraggio della stampa per consentirvi di reperire notizie che magari vi erano sfuggite. Chiaramente spesso da quelle notizie si possono trarre informazioni utili per valutare lo stato di salute della società, e quindi anche eventuali problemi sul rimborso delle emissioni;
- la rubrica è di fatto una rassegna stampa settimanale, quindi non contiene analisi e giudizi di chi la redige. In ogni caso, qualsiasi notizia o commento contenuto nella rubrica non può essere interpretato come sollecitazione a fare o non fare, acquistare o vendere. Qualsiasi decisione di investimento o disinvestimento sarà presa da voi in totale autonomia.
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