NAVIGA IL SITO

La carica delle start up innovative: oltre 2.100 nei primi 3 mesi anno

La misura, introdotta con il dl 3/2015 e operativa a partire dal luglio del 2016, consente rispetto alla modalità ordinaria mediante atto pubblico un risparmio medio stimato di 2mila euro per il solo atto di avvio

di Redazione Soldionline 17 mag 2019 ore 14:50

A cura di Labitalia/Adnkronos

 

managerAl 31 marzo 2019 le startup innovative costituite mediante la nuova modalità digitale sono 2.181, e se consideriamo le procedure ancora in corso, il numero arriva a 2.400. È quanto emerge dall’11ma edizione del rapporto trimestrale di monitoraggio pubblicato in data odierna dal ministero dello Sviluppo economico, in collaborazione con InfoCamere e Unioncamere. La misura, introdotta con il dl 3/2015 e operativa a partire dal luglio del 2016, consente rispetto alla modalità ordinaria mediante atto pubblico un risparmio medio stimato di 2mila euro per il solo atto di avvio.  Delle 2.181 nuove startup, ben 1.662 hanno scelto la creazione con un 'click': ossia la procedura interamente online, con la validazione degli atti fondativi con firma digitale tramite la piattaforma startup.registroimprese.it. Sono invece 519 le imprese che, nei primi tre mesi del 2019, hanno scelto di utilizzare la nuova procedura avvalendosi dei servizi d’assistenza offerti dalla propria Camera di commercio di riferimento, una procedura che, oltre all'assistenza, offre il vantaggio che lo status di startup innovativa viene attribuito già al momento della costituzione.

Considerando le imprese iscrittesi nella sezione speciale del Registro dedicata alle startup innovative nei primi tre mesi del 2019, e circoscrivendo ulteriormente il campo a quelle costituite nello stesso periodo, risulta che poco meno di 4 startup innovative su 10 hanno adottato la nuova modalità di costituzione (37,8%), un dato in linea con quello osservato nel 2018.

L'uso della procedura totalmente digitale presenta una notevole disomogeneità a livello territoriale: caso emblematico è quello della Sardegna, regione in cui oltre 8 startup su 10 tra le nate nell’ultimo anno sono state costituite online. Di particolare rilievo è il risultato della provincia di Sassari: a partire dal 1° aprile 2018 quel territorio ha visto la nascita di 13 startup innovative, tutte create grazie alla nuova modalità.

In termini assoluti, Milano si conferma la provincia più popolosa con 358 startup costituite online, il 16,3% del totale nazionale, seguita da Roma (198; 9,2% totale). Nelle posizioni successive della classifica compaiono tre città non capoluogo di provincia, tutte situate nell’area lombardo-veneta: Padova (82), Verona (67), e, appaiate, Bergamo e Brescia (52). Queste province si distinguono per un elevato tasso di adozione della nuova modalità, che in tutti i casi tocca o supera il 50%. Per contro, province con una popolazione anche importante di startup innovative presentano tassi di adozione molto bassi: particolarmente evidenti sono i casi di Bologna e Torino, che non superano il 20%.

Anche la durata media delle pratiche varia significativamente tra provincia e provincia: un indicatore dell’efficienza della Camera di Commercio nella gestione della procedura, nonché del livello di informazione degli imprenditori (e dei loro consulenti) sui requisiti di legge. A fronte di un tempo d’attesa medio di 23,6 giorni tra la costituzione e l’iscrizione nella sezione dedicata del Registro delle imprese (peraltro in rapida diminuzione col passare dei mesi), in diverse province italiane - tra cui spiccano Pavia, Verona, Trento, Bergamo e Padova - la procedura viene completata mediamente in meno di una settimana, e non di rado in un solo giorno.

Tutte le ultime su: lavoro
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.