La Spagna abbatte il lavoro precario (La Repubblica)
di Redazione Lapenna del Web 10 mag 2022 ore 07:38 Le news sul tuo SmartphoneRafforzare il contratto a tempo indeterminato e, allo stesso tempo, limitare fortemente o abolire quello a termine, legandolo a doppio filo a picchi di produzione, stagionalità o sostituzioni. È la ricetta per il mondo del lavoro, scrive Valentina Conte su La Repubblica, che ha funzionato per la Spagna. In aprile sono arrivati 700mila contratti stabili, un numero mai visto prima e che riguarda quasi la metà dei nuovi contratti: “A dicembre erano il 10%, poi il 15% a gennaio, il 22% febbraio, il 31% a marzo. Nei primi quattro mesi sono triplicati sul 2021”, nota la giornalista. La riforma del governo ha ricevuto l’endorsement di Confindustria e sindacati.
“Lo strumento usato per disboscare gli abusi dei contratti a termine è la causale da apporre e anche l’aggravio di contribuzione sui contrattini fino a 30 giorni, prima era solo fino a 5 giorni”, ha spiegato al quotidiano il docente di diritto del lavoro, impiegato alla IE University di Madrid, Antonio Aloisi. “La precarietà estrema - ha continuato - costerà di più e l’assunzione a termine sarà rinnovata solo se persistono le reali esigenze produttive”.
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