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Informatica e industria i settori preferiti di Credit Suisse per l’azionario

La divisione Private Banking & Wealth Management di Credit Suisse ha evidenziato il suo focus, in ambito azionario, su Europa e Giappone. A livello settoriale su informatica e industria

di Redazione Soldionline 3 feb 2014 ore 14:48
Nel suo report mensile la divisione Private Banking & Wealth Management di Credit Suisse ha evidenziato il suo focus, in ambito azionario, su Europa e Giappone. A livello settoriale, invece, i comparti preferiti del broker sono quello dell’informatica e quelli industriale.

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AZIONARIO: POSITIVI SU INFORMATICA E INDUSTRIALI, EUROPA E GIAPPONE
Per quanto riguarda l’equity, Nannette Hechler-Fayd'herbe (responsabile dell’Investment Strategy), indica che visto che le valutazioni azionarie non sono più del tutto economiche e che gli effetti dell’allentamento quantitativo sugli asset rischiosi sono confinati principalmente al Giappone, l’espansione dei multipli azionari sarà con ogni probabilità più limitata per la gran parte delle regioni nel 2014 e, nel corso dell’anno, gli utili tenderanno a subentrare all’espansione dei multipli quale principale driver dei rialzi dei prezzi azionari. “Le prospettive degli utili - per la strategist - variano considerevolmente da settore a settore”. La strategia e le propensioni settoriali nell’ambito degli indici dei mercati azionari diventano pertanto fattori importanti alla base della performance azionaria, così come i temi macroeconomici e la selezione delle società. Mentre i fondamentali dovrebbero continuare a sospingere al rialzo i prezzi azionari, il ricavo complessivo della classe di asset sarà con ogni probabilità inferiore al 2103 e anche battute d’arresto temporanee appaiono, per Credit Suisse, più verosimili.

La preferenza settoriale di Credit Suisse per l’informatica e i titoli industriali si fonda su tre elementi chiave per il 2014: incremento delle spese in conto capitale, proseguimento dell’accelerazione della crescita globale e un quadro caratterizzato da una minore liquidità. I settori che, con ogni probabilità, registreranno un’underperformance sono utility, telecom e beni di consumo ciclici/non ciclici. Le regioni favorite sono Europa e Giappone. Nell’ambito dei mercati emergenti, i deficit delle bilance con l’estero e i prezzi ridotti per gli esportatori di commodity agiscono da freno. A fronte di una volatilità sui mercati emergenti generalmente elevata, Credit Suisse predilige i paesi che non risentono di questi fattori negativi (Taiwan, Cina). Oltre a un’attenta selezione di società nei settori e nelle regioni di cui sopra, il tema dei rimborsi di liquidità agli azionisti da parte delle società tramite riacquisti azionari (per le società USA), elevati disborsi di dividendi (in Europa) e target di fusioni e acquisizioni, a giudizio di Credit Suisse, “determinerà verosimilmente elevati ricavi assoluti”.

asset-allocationREDDITO FISSO: OBBLIGAZIONI DEI MERCATI EMERGENTI IN VALUTA FORTE
Le obbligazioni dei mercati emergenti in valuta forte presentano attualmente degli spread molto più favorevoli delle obbligazioni societarie high yield rispetto ai mesi scorsi. Credit Suisse intende sfruttare la generale debolezza dei mercati emergenti (ME) per dare maggiore enfasi alle obbligazioni in valuta forte dei ME, ma raccomanda al tempo di riesaminare i portafogli, cedendo i titoli di credito high yield, il cui rendimento non riflette più il rischio sottostante. Nell’ambito dei titoli di credito investment grade il broker mantiene un giudizio positivo sui titoli finanziari, che dovrebbero evidenziare un’outperformance rispetto al resto dei titoli societari. Le obbligazioni bancarie subordinate continuano a offrire rendimenti elevati su base comparativa. Da ultimo, nell’ambito dei titoli di stato, Credit Suisse prevede che quelli periferici europei (Italia, Spagna) continueranno a registrare risultati positivi.
Nell’ambito dei titoli di stato principali il broker ha apportato alcuni adeguamenti alle scadenze raccomandate: 3–5 anni in USD e 2–4 anni in Germania.

logo-credit-suisseINVESTIMENTI ALTERNATIVI: HEDGE FUND SONO ANCORA I FAVORITI
A giudizio di Credit Suisse, nell’ambito degli investimenti alternativi, gli hedge fund presentano ancora le prospettive migliori. Tra gli stili preferiti del broker rientra l’equity long-short. Nel settore immobiliare gli analisti prevedono ricavi a una cifra, e nelle commodity ipotizzano prezzi dell’oro in flessione in un orizzonte di 12 mesi.

VALUTE: LIEVE POTENZIALE DI RIALZO PER IL DOLLARO

La propensione generale di Credit Suisse è verso un rafforzamento dell’USD a partire dal 2014, in conseguenza del disaccoppiamento monetario degli USA dalla gran parte degli altri mercati sviluppati (Europa, Svizzera). Sui mercati emergenti, con ogni probabilità la gran parte delle valute evidenzierà un indebolimento. Le valute vulnerabili sono quelle che presentano deficit delle partite correnti, come TRY o ZAR.

ASSET ALLOCATION
A livello tattico, Credit Suisse è neutrale su azioni e commodity, sottopesata nel reddito fisso e sovrappesata nella liquidità. Su un orizzonte strategico di 6–12 mesi, a giudizio degli analisti il miglior modo di impiegare la liquidità in eccesso consiste nel destinarla alle azioni. Battute d’arresto temporanee possono offrire l’opportunità di costituire posizioni verso i livelli dell’asset allocation strategica.

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