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Saxo Bank: previsioni per il primo trimestre del 2013

La Banca danese prevede una crescita inferiore e un’inflazione superiore alle attese

di Redazione Soldionline 15 gen 2013 ore 14:50

Articolo a cura di Saxo Bank

Nel 2013 verrà alla luce l’enorme divario tra il miglioramento delle condizioni del sistema finanziario e l’instabilità dell’economia reale. Il lavoro da fare è molto più gravoso di quanto il consenso voglia ammettere.

Per il primo trimestre del 2013, Saxo Bank prevede un’inflazione superiore e una crescita inferiore rispetto al consenso. La prima è motivata da due fattori chiave. Innanzitutto, durante gli ultimi 10 anni la Cina, facendo scendere i costi di produzione, è stata un esportatore di deflazione. Non è più questo il caso, anzi, uno dei maggiori cambiamenti del 2013 potrebbe essere proprio il ritorno della produzione in Europa e Stati Uniti.  Secondo, Saxo Bank ritiene che le soglie delle nuove politiche della Federal Reserve (6.5% di disoccupazione naturale e 2.5% di inflazione) siano imperfette. La Fed ha reso meccanica la politica monetaria e, con un’ampliamento del suo bilancio atteso del 33%, il mercato inizierà a dubitare sulle sue capacità di aiutare l’economia e limitare l’inflazione.

Per quanto riguarda le previsioni sulla crescita, secondo la Banca è necessario attendere le decisioni sul Fiscal Cliff e i risultati delle elezioni italiane per avere un quadro completo. Le previsioni di Saxo Bank sono comunque più basse del consenso (0.8% vs +1.6%), poiché i recenti miglioramenti del sentiment sono semplici “cambiamenti d’umore” guidati dal miglioramento delle condizioni finanziarie, ma non dei fondamentali economici. La Banca non pensa che sia stato fatto abbastanza per risolvere il problema del debito ereditato e che non siano state messe in atto riforme strutturali reali, per cui non ha scelta sull’essere negativa sull’Europa, scettica sugli USA e in attesa di trasformazioni sull’Asia.


In Europa, il 2013 sarà cruciale per capire quale sarà l’atteggiamento della Germania nei confronti del progetto UE. I tedeschi saranno costretti, passo dopo passo, ad accettare la mutualizzazione del debito e questo avrà un enorme impatto non solo sul rating tedesco, ma anche sulle esportazioni del Paese. La Banca prevede che il tasso di disoccupazione dolorosamente alto e una crescita in declino porteranno la BCE ad approvare misure drastiche per i Club Med, simili a quelle della Fed negli USA. Le violazioni del Trattato UE saranno ignorate ancora una volta, mentre la disoccupazione diffusa in tutta Europa continuerà a salire nei mesi a venire.

In Asia, il focus sarà sulla Cina e sulle sue necessità di cambiare il proprio modello di business. L’esperimento economico cinese è ora vecchio di una generazione, essendo nato nel 1979. Il prossimo passo della Cina è quello di passare da essere la più grande economia “emergente” del mondo ad una super potenza completamente sviluppata, grazie a maggiore competizione per ridurre la corruzione, mercato interno dei capitali più profondo e sviluppato per assicurare maggiore ricchezza e un ampliamento dei programmi di welfare sociale.

 “Il nostro vecchio tema del supporto alla microeconomia rimane il messaggio principale anche nel 2013. Tuttavia, non siamo così pessimisti su ciò che ci aspetta nel 2013”, ha dichiarato Steen Jakobsen, Chief Economist di Saxo Bank. “Questo sarà un anno di transizione in cui, per prima cosa, sperimenteremo in buona parte le stesse cose, ma alla fine saremo costretti ad ammettere che il è tempo finito e che è necessario provare qualcosa di nuovo. Il 99% delle persone è pronto per il cambiamento ora, ma quando si sveglieranno i politici?”

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