Le sanzioni paralizzano il sistema finanziario russo: Borsa chiusa, crolla il rublo (Il Sole24Ore)
di Redazione Lapenna del Web 1 mar 2022 ore 07:37 Le news sul tuo SmartphoneLe sanzioni dei Paesi che si oppongono alla guerra in Ucraina alla Russia hanno colpito il sistema finanziario di Mosca con una violenza forse inaspettata dai leader del Cremlino. Ne scrive Antonella Scott su Il Sole24Ore. La numero uno della banca centrale russa Bank Rossii, Elvira Nabiullina, dovrà affrontare uno shock derivante dal congelamento di 240-250 miliardi di dollari su 643,2, l’equivalente monetario delle riserve in oro accumulate - con il preciso scopo della stabilità - in otto anni dalla Russia, a discapito di investimenti in sviluppo e spesa sociale.
L’istituto centrale ha risposto alzando i tassi di interesse e portandoli dal 9,5% al 20%, in modo da allontanare il più possibile il rischio inflazione, una mossa che “ha permesso al rublo di recuperare un po’ di terreno, risalendo dal minimo di 105,27 a 94,60 sul dollaro”, nota Scott.
“A sostegno della moneta nazionale - si legge sul quotidiano - Bank Rossii e il ministero delle Finanze hanno inoltre ordinato alle compagnie esportatrici di vendere l’80% delle loro entrate in valuta”, mentre Nabiullina non usa giri di parole e parla di un sistema finanziario in deficit strutturale di liquidità.
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