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Roubini: Pechino non crollerà e Berlino guiderà la ripresa. Banche centrali decisive contro le nevrosi dei mercati (La Repubblica)

di Mauro Introzzi 4 set 2015 ore 08:32 Le news sul tuo Smartphone

roubini_1La Repubblica ha intervistato Nouriel Roubini sull'attuale situazione economica internazionale. L'economista, docente della New York University e reso famoso in particolare dalle sue previsioni azzeccate sullo scoppio della bolla dei subprime e sull'ultima crisi internazionale, è ottimista sulle prospettive dell’economia globale. Secondo Roubini quello della Cina è solo un atterraggio accidentato ma il Paese crescerà del 6,5%. La reazione delle Borse mondiali al crollo di quella di Shanghai è stata, per mister Doom, eccessiva, irrazionale e irragionevole.
Centrale sarà il ruolo della Germania, che si è convinta della necessità di politiche espansive. Per l'economista in Europa il piano Juncker è una buona iniziativa ma resta qualche apprensione per la Grecia. In generale, però, la banca centrale europea, la Bce, e quella americana, la Fed, si stanno muovendo bene. Quest'ultima, probabilmente, rinvierà a dicembre l'incremento dei tassi (che non sarà superiore ai 25 punti base) ma tutto dipenderà dai dati sull’occupazione in calendario oggi.

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