IPO e M&A protagonisti del rialzo delle Borse
Pictet Asset Management ha incamerato i guadagni ottenuti dalla sovraponderazione dei titoli azionari e ha deciso di ridurre a "neutrale" l’esposizione su queste asse class
di Edoardo Fagnani 18 mar 2014 ore 16:48
Il team di investimenti di Pictet Asset Management ha segnalato che a febbraio i mercati azionari sono stati protagonisti di un forte rally dopo il calo subito nel mese precedente, grazie alla ripresa delle attività di M&A (operazioni straordinarie) e IPO e al concomitante trend rialzista delle posizioni tattiche. In particolare, secondo gli esperti, l’azionario statunitense è tornato a livelli record in seguito all’acquisizione da parte di Facebook della società di messaggistica istantanea WhatsApp per 19 miliardi di dollari e a una serie di emissioni.
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Tuttavia, tra le azioni dei paesi sviluppati, Pictet Asset Management ha evidenziato che sono state quelle europee a offrire i guadagni più consistenti e le performance migliori da inizio anno, nonostante la persistente debolezza degli utili aziendali. Per contro, le borse giapponesi sono rimaste indietro rispetto agli indici globali, in quanto gli investitori hanno ridotto la propria esposizione a questo mercato, temendo l’impatto dell’imminente aumento dell’imposta sui consumi.
Pictet Asset Management ha segnalato che anche i titoli azionari emergenti hanno evidenziato una sottoperformance rispetto al resto del mercato, che nasconde però una signiicativa dispersione dei rendimenti delle singole piazze. In particolare, a fronte delle tensioni politiche in Ucraina, è peggiorato il sentiment verso il mercato azionario russo, che ha chiuso febbraio in calo registrando una forte perdita da gennaio.
Gli esperti hanno puntualizzato che all’estremo opposto si colloca l’Indonesia, dove il rally di febbraio ha fatto salire i guadagni da inizio anno al 15% circa.
Secondo Pictet Asset Management i fattori tecnici sembrano avere contribuito al rimbalzo delle borse. "I nostri indicatori del sentiment mostrano come gli investitori avessero assunto un posizionamento insolitamente ribassista dopo il crollo del mese precedente, creando le condizioni per un rialzo", hanno precisato gli esperti.
Pictet Asset Management ha evidenziato che i dati sul fronte economico e degli utili aziendali non sono stati particolarmente brillanti.
In particolare, a gennaio, le vendite al dettaglio e la produzione industriale negli Stati Uniti hanno subito una flessione e le revisioni degli utili delle imprese di tutto il mondo hanno continuato a tendere al ribasso. Il Giappone è stato l’unico a evidenziare stime di utile controcorrente.
Pictet Asset Management ha segnalato che, mentre i listini azionari proseguivano la loro corsa, i titoli di stato dei paesi avanzati hanno chiuso il mese su livelli pressoché invariati. Nel dettaglio, il debito emergente ha generato ottimi guadagni; i bond in valuta locale, in particolare, sono stati favoriti dall’apprezzamento della lira turca e del real brasiliano.
Senza dimenticare che le obbligazioni high yield hanno batuto quelle investment grade, mentre le commodity hanno compiuto notevoli progressi (+8% circa per il prezzo dell’oro).
Sulla base di questo scenario e del forte rialzo delle borse di febbraio Pictet Asset Management ha sfruttato l’opportunità di incamerare i guadagni ottenuti dalla sovraponderazione dei titoli azionari e ha deciso di ridurre a "neutrale" l’esposizione su queste asse class. Gli esperti hanno precisato che si tratta di un’operazione di natura tattica, in quanto, pur prevedendo una serie di ribassi nell’immediato, ritengono tuttora incoraggiante lo scenario a medio termine delle piazze azionarie.
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Pictet Asset Management ha segnalato che anche i titoli azionari emergenti hanno evidenziato una sottoperformance rispetto al resto del mercato, che nasconde però una signiicativa dispersione dei rendimenti delle singole piazze. In particolare, a fronte delle tensioni politiche in Ucraina, è peggiorato il sentiment verso il mercato azionario russo, che ha chiuso febbraio in calo registrando una forte perdita da gennaio.
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Secondo Pictet Asset Management i fattori tecnici sembrano avere contribuito al rimbalzo delle borse. "I nostri indicatori del sentiment mostrano come gli investitori avessero assunto un posizionamento insolitamente ribassista dopo il crollo del mese precedente, creando le condizioni per un rialzo", hanno precisato gli esperti.
Pictet Asset Management ha evidenziato che i dati sul fronte economico e degli utili aziendali non sono stati particolarmente brillanti.
In particolare, a gennaio, le vendite al dettaglio e la produzione industriale negli Stati Uniti hanno subito una flessione e le revisioni degli utili delle imprese di tutto il mondo hanno continuato a tendere al ribasso. Il Giappone è stato l’unico a evidenziare stime di utile controcorrente.

Senza dimenticare che le obbligazioni high yield hanno batuto quelle investment grade, mentre le commodity hanno compiuto notevoli progressi (+8% circa per il prezzo dell’oro).
Sulla base di questo scenario e del forte rialzo delle borse di febbraio Pictet Asset Management ha sfruttato l’opportunità di incamerare i guadagni ottenuti dalla sovraponderazione dei titoli azionari e ha deciso di ridurre a "neutrale" l’esposizione su queste asse class. Gli esperti hanno precisato che si tratta di un’operazione di natura tattica, in quanto, pur prevedendo una serie di ribassi nell’immediato, ritengono tuttora incoraggiante lo scenario a medio termine delle piazze azionarie.
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