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Rassegna stampa economico finanziaria del 7 ottobre 2019

di Mauro Introzzi 7 ott 2019 ore 07:48 Le news sul tuo Smartphone

Telecom Italia: Gubitosi offre all’Antitrust il modello della rete condivisa (Il Sole24Ore)

Il quotidiano economico, nell’edizione di sabato 5 ottobre, riporta e commenta alcune parole pronunciate il 25 settembre scorso dall’amministratore delegato di Telecom Italia, Luigi Gubitosi, davanti all’Antitrust.

Il manager avrebbe detto:

«Per quanto riguarda lo sviluppo delle infrastrutture in tecnologia Ftth, Tim intende realizzarle secondo il modello del coinvestimento previsto nel nuovo Codice europeo. Ciò significa in prospettiva la coesistenza di più reti, minori costi di realizzazione per tutto il mercato e l’aumento di una reale concorrenza infrastrutturale e sostenibile nel lungo periodo».

In altre parole, spiega il Sole24Ore, l’amministratore delegato di Telecom Italia TIM ha scelto la linea collaborativa per agevolare un accordo con Open Fiber: la scelta di puntare sul modello di coinvestimento per la realizzazione della rete in fibra oltre a comportare risparmi in termini di investimenti in capitale fisso e alleggerire i vincoli regolamentari, potrebbe agevolare un accordo, anche societario, con Open Fiber “perché si porrebbe su basi aperte alla concorrenza fin dall’inizio”.

 

Roadmap BancoBPM-UBI Banca (Milano Finanza)

Il settimanale finanziario scrive che l’idea di un’integrazione tra il BancoBPM e UBI Banca “non avrebbe ancora la consistenza di un progetto ma già raccoglie consensi tra alcuni soci storici” delle due banche. Nulla sarebbe ancora arrivato sui tavoli dei rispettivi board, impegnati entrambi sui nuovi piani industriali attesi dal mercato entro la fine dell'anno. Tuttavia, sempre secondo quanto scrive Milano Finanza, “che però soci, consulenti e amministratori abbiano informalmente iniziato a parlarsi è assodato”.

In queste settimane il contesto appare più propizio che in passato rispetto a un possibile consolidamento: tra i fattori favorevoli ci sono “la stabilizzazione del quadro politico e le nuove politiche espansive annunciate dalla Bce”. Ci sarebbero poi ragioni di carattere industriale: “tassi sotto zero, rivoluzione tecnologica e pressione regolamentare stanno comprimendo i ricavi”. Così “solo le aggregazioni possono portare ossigeno ai conti economici con sinergie di costo e (possibilmente) di ricavo”.

Tuttavia non mancano alcuni scogli: come la governance, le sovrapposizioni territoriali e il ruolo della Bce.

 

La lotteria degli scontrini (Corriere della Sera)

Il quotidiano parla della cosiddetta “lotteria degli scontrini”, una delle principali misure (insieme alla stretta sulle compensazioni dei crediti Inps, i software antifrodi nei settori a maggior rischio evasione e gli incentivi all’uso della moneta elettronica) alla voce “lotta all’evasione fiscale” per trovare 7,2 miliardi di euro per la prossima manovra di bilancio.

Già inserita nella legge di bilancio 2017, quella del governo Gentiloni, l’iniziativa è stata più volte rinviata perché presuppone l’obbligo degli scontrini elettronici. Ma come funzionerà la lotteria degli scontrini?

Su ogni acquisto verranno emessi dei biglietti virtuali 8in numero doppio se il pagamento avviene con moneta elettronica) per partecipare alle estrazioni dei premi che ogni mese saranno tre: primo premio da 50 mila euro, secondo da 30 mila e terzo da 10 mila. Già dal prossimo anni ci sarà un’estrazione finale che rimetterà in gioco tutti i biglietti, con un premio da un milione di euro.

 

Gli 80 euro di Renzi diventano bonus famiglia (La Repubblica)

Secondo quanto scrive il quotidiano, il premier Giuseppe Conte starebbe pensando di convertire gli 80 euro mensili al lavoratori che il governo di Matteo Renzi ha introdotto nel 2014 in una misura di sostegno alle famiglie con la creazione di un “bonus figli”nell’ambito di un “family act” che somiglia sempre di più alla formula: “un figlio, un assegno”.

Il quotidiano scrive che “l’obiettivo è arrivare a una dote unica, semplice, mensile erogata senza vincoli e solo perché ci sono figli. In forma di assegno o detrazione".

Una proposta del PD prevedeva, per nuclei con un reddito massimo di 100mila euro l'anno, "240 euro al mese per ogni under 18 e poi 80 euro fino a 26 anni, se ancora a carico". Con l'utilizzo del bonus Renzi (che vale 9,5 miliardi) l'iniziativa potrebbe arrivare a 250 euro a regime per ogni figlio a prescindere dal reddito, fino a 18 anni all’inizio, poi su fino a 26.

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