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Rassegna stampa economico-finanziaria del 5 marzo 2020

di Mauro Introzzi 5 mar 2020 ore 07:22 Le news sul tuo Smartphone

rassegna-stampaPopolare di Bari, per i soci truffati al via i primi indennizzi (Il Sole24Ore)

Il quotidiano economico scrive che sono in arrivo i primi indennizzi - per una cifra vicina ai 2 milioni di euro - per alcuni azionisti - 146 in particolare - della Popolare di Bari. Le somme sono a disposizione dei soci che avevano transato "dopo che l'Acf, in Consob, aveva accertato la violazione, da parte della banca, in sede di collocamento dei titoli, degli obblighi di diligenza, correttezza, informazione e trasparenza". In media andranno ad ogni socio circa 13mila euro.

Secondo quanto riporta il Sole24Ore oltre agli indennizzi, i 146 azionisti hanno anche conservato le azioni e tutti i relativi diritti patrimoniali che ne deriveranno, da esercire in sede di trasformazione in società per azioni.

Il quotidiano scrive infine che "se queste 146 transazioni, e le modalità con le quali sono state monetizzate, saranno o no un precedente lo dirà solo il tempo".

 

UBI Banca, Bosatelli sale contro l'ops
 IntesaSanpaolo (MF)

Il quotidiano finanziario riporta le ultime mosse dei soci forti di UBI Banca contro l'offerta pubblica di scambio comunicata al mercato nelle scorse settimane da IntesaSanpaolo. Nelle scorse ore "è sceso in campo il patron di Gewiss Domenico Bosatelli che, nell'annunciare un rafforzamento nel capitale di Ubi, ha rispedito al mittente la proposta della Ca' de Sass".

Polifin, la holding di famiglia, ha deciso di crescere fino al 2,97% del capitale di UBI Banca. Queste azioni vanno a rimpolpare il Comitato Azionisti di Riferimento (Car), il patto nato alla fine di settembre e salito rapidamente al 18,98% del capitale della banca.

Contestualmente, si diceva, l'imprenditore orobico ha commentato l'ops di IntesaSanpaolo. Un progetto - per quest'ultima - "razionale e positivo nei confronti delle aspettative del mercato". Ma che al contempo "non è premiante per UBI Banca che vedrebbe venir meno la propria realtà e la propria mission".

La palla passa ora a IntesaSanpaolo: entro sabato 7 il gruppo dovrà presentare a Consob il prospetto per l'ops.

 

Coronavirus: Bruxelles si prepara ad agire. E l’Fmi mette sul tavolo 50 miliardi (Corriere della Sera)

Il quotidiano scrive che l'Eurogruppo ha reso noto che i Paesi Ue più colpiti dall’emergenza coronavirus (quindi anche l'Italia) "potranno ottenere flessibilità nella spesa pubblica e sostegni comunitari per il rilancio della crescita". L'organo che raggruppa i 19 ministri finanziari dell'area si è riunito d’urgenza - in teleconferenza - anche con i colleghi dei Paesi non euro.

Bruxelles, per voce del presidente portoghese dell’Eurogruppo Mario Centeno, ha detto che sarà pronta "a utilizzare tutti gli strumenti politici appropriati per conseguire una crescita forte e sostenibile e per salvaguardare da un’ulteriore materializzazione dei rischi al ribasso".

Nel frattempo l'agenzia di rating Standard & Poors ha stimato che nel 2020 il coronavirus potrebbe provocare la recessione in Italia con -0,3% del Pil (rispetto a +0,4% prima del Covid-19) e far arretrare la zona euro a +0,5% (da +1%).

 

Passera: le piccole banche non perdano tempo. È il momento delle fusioni (La Repubblica)

Il quotidiano ha intervistato Corrado Passera, il fondatore di illimity bank. L'istituto, nonostante la giovanissima età, capitalizza 564 milioni di euro, vanta 3 miliardi di attivi ed era già in utile nel quarto trimestre 2019.

Secondo il banchiere, già numero uno di Poste e IntesaSanpaolo e ministro dello Sviluppo Economico durante il governo Monti, illimity è in posizione di forza rispetto all'attuale momento difficile. Il quotidiano ricorda come, giorni fa, l'istituto abbia confermato gli obiettivi 2020 di oltre 50 milioni di utile netto e più di 4 miliardi di attivi.

Diversa potrebbe essere la posizione degli istituti tradizionali, visto che "l’economia è in peggioramento e i modelli delle banche meno grandi rischiano di andare in difficoltà se non cambiano paradigma tecnologico e non si specializzano in mestieri con chiaro vantaggio competitivo". Secondo Passera, infatti, il mondo bancario che si delinea ha ormai due sole leve, tecnologie ed efficienza. Il comparto "deve usare le tecnologie fino in fondo per raggiungere livelli di efficienza finora impensabili". Il settore, maturo, deve così ricorrere al consolidamento. Che rappresenta "una necessità improcrastinabile per chi è sprovvisto di grandi bilanci o di forte capacità innovativa".

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