Rassegna stampa economico finanziaria del 5 luglio 2019
di Mauro Introzzi 5 lug 2019 ore 06:46 Le news sul tuo SmartphoneCarige, BPER Banca disposta a valutare, ma chiede un piano alla veneta (Il Sole24Ore)
Il quotidiano riporta le parole pronunciate ieri, su Banca Carige, da Alessandro Vandelli. A margine dell’assemblea straordinaria di BPER Banca (che ha approvato l’aumento di capitale da 171 milioni riservato alla Fondazione di Sardegna e l’emissione di un bond subordinato At1 riservato all’ente sardo, operazioni funzionali all’acquisizione delle quote di minoranza del Banco di Sardegna), il manager ha dichiarato che “una banca può guardare Carige, a patto però che l’operazione sia neutra in termini di impatto sul capitale”. In altre parole serve che lo Stato possa agevolare gli esuberi e dare garanzie sugli attivi, come nel caso del salvataggio delle banche venete da parte di IntesaSanpaolo.
Il Sole24Ore riporta che, secondo Vandelli, “Carige si deve reinserire in una logica e in una realtà industriale auspicabilmente del nostro Paese”.
Cassa Centrale muove su Carige (MF)
Secondo quanto scrive il quotidiano finanziario nei giorni scorsi “Cassa Centrale Banca avrebbe firmato un non-disclosure agreement con i vertici dell'istituto genovese (Banca Carige) per avviare un esame preliminare dei conti e studiare la fattibilità di un'alleanza industriale”.
MF riporta poi che l’istituto non sarebbe interessato a rilevare subito il 100% di Carige ma si muoverebbe insieme al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd), che - ricorda il quotidiano - “la scorsa settimana ha assunto la regia del salvataggio per condurlo verso una soluzione di sistema”.
Ancora aperta, dal punto di vista formale, resterebbe poi la trattativa con il fondo Apollo Global Management, che nei giorni scorsi ha depositato un'offerta vincolante per la cassa genovese. Ma la proposta del gruppo americano sarebbe giudicata “troppo penalizzante dal Fitd”.
Tria: no a manovre lacrime e sangue (Corriere della Sera)
Il quotidiano riporta le parole pronunciate ieri dal ministro Giovanni Tria nell’audizione alle commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato. Il responsabile del Tesoro ha dichiarato che la prossima manovra su cui si sta lavorando “non sarà lacrime e sangue”. L’esecutivo porterà avanti quello che è stato approvato nel programma di Stabilità.
Il Corriere riporta che la strategia sarà quella di “contenere la spesa corrente, senza aumentare le tasse. Ma senza tagliare gli investimenti. E semmai con interventi di riduzione fiscale”.
Dopo il recente aggiustamento di bilancio (“tra lo 0,3 e lo 0,4%, una correzione molto forte, la più forte degli ultimi anni”), “anche per il 2020 Tria prevede un aggiustamento strutturale, ma sarà minimo”.
Il Corriere ricorda infine che “ieri è stato anche il giorno dell’ok alla commissione tecnica che deciderà sui rimborsi per i risparmiatori vittime delle banche fallite: Tria ha firmato il decreto che la istituisce, sarà composta da 9 membri, esaminerà e autorizzerà gli indennizzi”.
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