NAVIGA IL SITO

Rassegna stampa economico finanziaria del 3 settembre 2019

di Mauro Introzzi 3 set 2019 ore 07:02 Le news sul tuo Smartphone

Cerved rompe gli indugi: sul mercato la divisione Npl (Il Sole24Ore)

Il quotidiano economico scrive che Cerved sarebbe pronto a mettere sul mercato la propria divisione specializzata nella gestione dei crediti, in particolare deteriorati. La business unit, al 30 giugno scorso, aveva in gestione 53,3 miliardi di crediti, di cui 43,8 miliardi deteriorati. 

Secondo quanto risulta al Sole24Ore sul tavolo di Cerved e dei suoi advisor ci sarebbero “diverse opzioni: la vendita della divisione, l’integrazione con altri operatori specializzati o partnership di carattere industriale”.

Il quotidiano ricorda che il settore è in gran fermento. Appare in procinto di entrare in una nuova stagione di aggregazioni, che ha già visto “muovere il primo passo a Banca Ifis e Credito Fondiario, che a fine luglio hanno avviato una trattativa in esclusiva per tentare di unire le forze”.

 

Poste cerca la quadra sul recapito (MF)

Il quotidiano finanziario descrive il contratto di programma 2020-2024 che Poste Italiane dovrebbe sottoscrivere a breve con il ministero dello sviluppo economico. Un contratto che negli anni scorsi ha evidenziato uno squilibrio tra costi sostenuti da Poste per la fornitura del servizio postale universale e i contributi versati dallo Stato, pari a 60 milioni nel 2015 e a 94 milioni nel 2016.

MF evidenzia però come la crisi di governo rischi di rallentare le manovre. Tuttavia i tempi sono piuttosto stretti perché “il nuovo contatto di programma dovrà essere notificato alla Commissione Ue per un parere vincolate e alle Camere, con il passaggio nelle commissioni competenti (per un parere in questo caso non vincolante)”.

Poste punterebbe a “colmare il più possibile il divario tra costi e rimborsi, decisamente ampio”. I contributi statali sono attualmente fissati a 262 milioni e per modificare questa cifra sarebbe necessario un intervento legislativo.

 

Navigator, la fase due per chi cerca lavoro (Corriere della Sera)

Ieri, 2 settembre 2019, è iniziata la seconda fase del reddito di cittadinanza, con l’avvio delle convocazioni dei centri per l’impiego per portare i 704.595 beneficiari alla firma del patto per il lavoro. Ne da conto il quotidiano, che evidenzia anche che l’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro (Anpal) "ha specificato che i colloqui veri e propri per la firma del patto partiranno lunedì 9 settembre".

Se già non l'avesse ricevuta, chi ha fatto richiesta dell’assegno si vedrà arrivare una chiamata o una mail con conferma di convocazione. Una volta avvenuta la convocazione, "siglare il patto significa impegnarsi a collaborare con l’operatore e a rispettare gli impegni previsti tra cui l’obbligo di accettare almeno una delle tre offerte di lavoro congrue (una in caso di rinnovo) proposte". Il Corriere ricorda che la congruità viene stabilita in "base all’attinenza tra l’esperienza del candidato e la proposta, alla durata della disoccupazione, alla distanza dal luogo di lavoro".

Con l’avvio delle convocazioni si è assistito al battesimo dei tremila navigator contrattualizzati Anpal.

 

Pensione di garanzia per i lavoratori giovani (La Repubblica)

Secondo il quotidiano una delle new entry del documento programmatico di governo giallo-rosso che si sta definendo in queste ore è la pensione di garanzia per i giovani. Nelle scorse ore si sarebbero tenute le interlocuzioni con i tecnici, per definire costi e modalità di introduzione della misura.

Secondo La Repubblica "l’obiettivo, sbandierato in passato da molti governi ma mai realizzato, è di intervenire sull’emergenza previdenziale delle giovani generazioni alle quali l’infinita crisi economica ha regalato retribuzioni basse e contributi previdenziali discontinui". Il quotidiano ricorda poi che "chi ha la pensione calcolata interamente con il sistema contributivo (cioè gli assunti post 1996) non può beneficiare dell’integrazione al minimo".

In tema di pensioni resta anche sullo sfondo l’eventuale intervento su quota 100 che con la nascita del nuovo esecutivo potrebbe essere ridimensionata, anticipando di un anno la scadenza prevista nel 2021.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
Tutte le ultime su: rassegna stampa