NAVIGA IL SITO

Rassegna economico-finanziaria del 28 maggio 2020

di Redazione Lapenna del Web 28 mag 2020 ore 06:34 Le news sul tuo Smartphone

rassegna_stampaUBI Banca, ecco i cinque tavoli su cui si decide l’offerta IntesaSanpaolo (Il Sole24Ore)

Il Sole24Ore evidenzia i cinque tavoli sui quali si deciderebbe l'offerta di IntesaSanpaolo su UBI Banca: Consob, Antitrust, Ivass, Bce/Bankitalia e il Tribunale.

Il fronte giudiziario sarebbe l'ultimo aperto in ordine temporale. La clausolo MAC (material adverse clause ) che secondo UBI Banca si sarebbe verificata con lo scoppio della pandemia di coronavirus avrebbe dovuto far esprimere IntesaSanpaolo in modo tempestivo sulla rinuncia a tale condizione, invece di "riservarsi di confermare se l’offerta è valida oppure no al termine del processo", perché l’offerta "è e deve essere irrevocabile".

La clausola sarebbe di grande rilievo, secondo il quotidiano economico, in quanto farebbe decadere l'Ops e di conseguenza la regola della "passivity rule" in capo ad UBI Banca. Tale regola impedisce alla società obiettivo di attuare delle operazioni volte a frenare le scalate ostili.

Infine si aggiungono al fronte la Consob e l'Antitrust, altri due ostacoli da affrontare che allungherebbero i tempi facendo slittare l'operazione forse a settembre.

L'ultima parola spetterà al mercato e, secondo il quotidiano, si vedrebbero già oggi i riflessi delle divergenze di visione tra le due società.

 

Maxi piano Ue da 750 miliardi. E 172 sono previsti per l’Italia (Corriere della Sera)

Il Corriere della Sera riprende il tema del maxi piano della Commissione Europea per affrontare il tema della crisi economica causata dalla pandemia di Covid19.

La proposta di Bruxelles sarebbe, secondo il quotidiano, un piano da 750 miliardi agganciato al bilancio dell'Unione Europea per il periodo 2021-2027. Next Generation Eu (questo il nome del piano) prevederebbe 500 miliardi a fondo perduto e 250 miliardi di prestiti a lungo termine, finanziati con l'emisissione di obbligazioni da parte della Commissione.

All'Italia, maggior beneficiario, secondo il quotidiano, spetterebbero 172,7 miliardi, di cui 81,8 miliardi di trasferimenti e 90,9 miliardi di prestiti. La proposta si avvicinerebbe molto all'ipotesi franco-tedesca delineata nei giorni scorsi cercando però una mediazione con le richieste dei paesi del nord: Olanda, Austria, Danimarca e Svezia.

Ora, secondo il Corriere della Sera, dovrebbe iniziare la trattiva tra gli Stati membri.


Ancora stallo su Autostrade. Più lontana la revoca ad Atlantia (La Repubblica)

Sarebbero tre le strade evidenziate dalla ministra dei Trasporti Paola De Micheli, riportate da La Repubblica, per sciogliere il nodo Autostrade per L'Italia.

Il dossier sarebbe stato presentato ieri ai vertici della maggioranza. La prima ipotesi, la meno quotata secondo il quotidiano, prevederebbe la revoca della concessione ad Atlantia. La seconda teoria rivedrebbe i termini della concessione con conseguente abbattimento delle tariffe, il pagamento degli indennizzi e un piano di investimenti straordinario. La terza strada potrebbe essere la costituzione di una newco, partecipata da Cassa depositi e prestiti e dal fondo F2i, che rileverebbero parte o tutto del pacchetto azionario. Questa soluzione lascerebbe la famiglia Benetton in minoranza o fuori dal capitale della società.

Sulla revoca la ministra De Micheli sarebbe stato molto chiara  "la revoca, motivata dai gravi inadempimenti sul fronte della manutenzione, è giuridicamente sostenibile poiché fondata, al netto del crollo del Morandi, sul mancato rispetto della Convenzione Unica fra ministero e Aspi". I problemi, secondo il quotidiano, nascerebbero dalla conseguente gara europea per assegnare i tre mila chilometri di autostrade. Il nuovo gestore impiegherebbe tre o quattro anni prima di prendere possesso dell'intero asset. Questo complicherebbe gli investimenti e la manutenzione.

L'ipotesi della revisione della concessione apparirebbe, secondo La Repubblica, la strada quella più percorribile.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
Tutte le ultime su: rassegna stampa