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Rassegna stampa economico finanziaria del 25 luglio 2019

di Mauro Introzzi 25 lug 2019 ore 06:26 Le news sul tuo Smartphone

Progetto Italia al bivio: ore decisive sul dossier (Il Sole24Ore)

Il quotidiano economico fa il punto della situazione su Progetto Italia, l’aggregato ideato da Salini Impregilo per diventare un campione nazionale nel settore delle costruzioni. Secondo il Sole24Ore il tempo stringe: mancano solo pochi giorni alla scadenza ultima del 1° agosto, per definire i dettagli del piano. E non risulterebbe ancora convocato il consiglio di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti, che di Progetto Italia dovrebbe essere uno dei protagonisti, che dovrebbe dare ai membri del board l’ultima informativa sul progetto prima di poter procedere a una delibera sul tema.

Lo scenario del comparto è decisamente complicato: Astaldi versa in condizioni di difficoltà da mesi, mentre ieri è arrivata una nuova richiesta di concordato in bianco di Pessina Costruzioni. In mari complicati anche Trevi, dove si sta consumando uno confronto acceso tra il management e la famiglia azionista. E ci sono infine altri gruppi in difficoltà, tra cui Cmc, Grandi Lavori Fincosit, Condotte.

 

Banca Carige: accordo Fitd-Ccb (MF)

Il quotidiano finanziario scrive che sarebbe stato raggiunto un accordo per una soluzione privata ai problemi di Banca Carige: Cassa Centrale Banca (Ccb) e il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd) sarebbero infatti arrivati a un’intesa di massima per il rafforzamento patrimoniale della banca genovese. 

MF riporta i termini dell’accordo: “ci sarà un aumento di capitale da 700 milioni di euro, di cui 313 milioni legati alla conversione del bond subordinato dello Schema Volontario del Fitd, circa 150 milioni riservati ai soci attuali di Carige e quasi 70 milioni da parte di Cassa Centrale, che salirà al 9,9%, (sotto la soglia del 10% oltre cui è richiesta un'autorizzazione dalla Vigilanza)”. 

Quello che resta per arrivare alla cifra necessaria al salvataggio (un importo stimabile tra 170 e 320 milioni nell'ipotesi che nessun socio partecipi all'aumento) sarà sottoscritta dalle banche italiane attraverso il Fitd obbligatorio, 

In futuro, poi, la quota di Ccb potrebbe salire in modo significativo. La Cassa Centrale Banca avrà un’opzione per l'acquisto a sconto delle quote del Fondo.

 

Il salvataggio Trevi. Sfogo della famiglia: trattiamo (Corriere della Sera)

Il quotidiano mette sotto la lente la situazione di Trevi e il ruolo dell’impresa di famiglia nel futuro del gruppo stesso. La società è in situazioni critiche e necessita di nuove risorse: la cessione della divisione Oil&Gas agli indiani di Meil frutterà 130 milioni. Una cifra che non basta, considerando gli 800 milioni di debiti con le banche. Il Corriere scrive che “per evitare l’amministrazione straordinaria l’azienda (controllata al 31,8% dalla famiglia Trevisani) deve ricapitalizzare per altri 130 milioni, di cui 80 coperti dagli investitori istituzionali (Cdp e il fondo Polaris) e 50 garantiti dalle banche in caso di mancata sottoscrizione da parte del mercato”.

Un manovra che per come è costruita porterà all’uscita della famiglia dal capitale della società.

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