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Rassegna stampa economico finanziaria del 24 giugno 2019

di Edoardo Fagnani 24 giu 2019 ore 08:46 Le news sul tuo Smartphone

Atlantia lavora al piano Telepass. Prima la vendita del 30%, poi l’Ipo (Il Sole24Ore)

Il Sole24Ore di sabato 22 giugno ha riportato la notizia che Atlantia avrebbe accelerato sul progetto di valutazione della controllata Telepass, la controllata attiva nei sistemi di pagamento automatico del pedaggio autostradale. In particolare, il management della società quotata al FTSEMib starebbe pensando alla cessione di una quota di minoranza - fino a un massimo del 30% del capitale - a operatori finanziari (fondi infrastrutturali o fondi sovrani), per poi valutare una possibile quotazione dell’azienda. Secondo il quotidiano finanziario “la procedura competitiva potrebbe iniziare subito dopo l’estate”. Il Sole24Ore ha ricordato che nel 2018 le attività italiane di Telepass hanno registrato ricavi per circa 200 milioni di euro e un utile netto in aumento a 68 milioni dai 66,3 milioni dell’anno precedente.

 

Alla guerra delle monete (Milano Finanza)

Milano Finanza ha dato ampio spazio alla forte volatilità registrata dalle principali valute, dopo le indicazioni emerse dalla riunione della Fed di mercoledì 19 giugno. In particolare, l’euro ha toccato 1,14 nei confronti del dollari e, secondo alcuni analisti, potrebbe arrivare fino a quota 1,2 entro la fine del 2019. “Non è una buona notizia per l’Italia”, ha evidenziato Milano Finanza, considerando la forza esportatrice del nostro paese. “È partita davvero la guerra di valute o per ora si limita ad un gioco a scacchi fra banche centrali?”, si è chiesto il settimanale finanziario, che ha ricordato i timori di Donald Trump per un dollaro troppo forte. Secondo Milano Finanza potrebbero arrivare importanti novità dal meeting del G20 a Osaka in calendario il 28 e il 29 giugno.

 

“C’è ancora chi crede a Borghi?”. Giorgetti boccia i mini-Bot (Corriere della Sera)

Il Corriere della Sera ha dato ampio risalto ai contrasti all’interno del governo sull’introduzione dei Mini-Bot, lo strumento proposto dal presidente della Commissione Bilancio della Camera, Claudio Borghi, come mezzo di pagamento dei debiti della pubblica amministrazione. In particolare, il rappresentante della Lega, Giancarlo Giorgetti, ha seccamente bocciato questa possibilità. “Ma vi sembrano verosimili i mini-Bot? Se si potessero fare, li farebbero tutti”, ha dichiarato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel Governo Conte . Il Corriere della Sera ha riportato le indicazioni di Claudio Borghi, che ha ribadito la linea favorevole della Lega all’introduzione dei mini-Bot. Secondo alcuni, quindi, le dichiarazioni di Giorgetti potrebbero celare la volontà del sottosegretario di accreditarsi nell’Unione Europea.

 

Popolare Bari, il paracadute del Mef e l’ultima ispezione di Bankitalia (Affari&Finanza)

Affari&Finanza, l’inserto del lunedì del quotidiano La Repubblica, ha analizzato la situazione della Popolare di Bari, istituto del Sud Italia che si trova in difficoltà. Il settimanale ha segnalato che il governo guidato da Giuseppe Conte ha inserito nel decreto crescita una norma per salvare la banca, finita anche nel mirino della Banca d’Italia, che ha messo sotto osservazione alcune operazione giudicate dubbie. Senza trascurare l’inchiesta aperta dalla magistratura, relativa alla concessione di alcuni crediti. Affari&Finanza ha ricordato anche i numeri contabili della Popolare di Bari. L’istituto ha terminato il 2018 con una perdita netta di quasi 400 milioni di euro, mentre il Common Equity Tier 1 (CET1) è sceso al 7,86%, ben al di sotto dell’8,828% indicato dalla vigilanza come requisito minimo.

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