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Rassegna stampa economico-finanziaria del 21 ottobre 2019

di Mauro Introzzi 21 ott 2019 ore 07:43 Le news sul tuo Smartphone

Telecom, Rossi cooptato in cda per la presidenza (Il Sole24Ore)

Il quotidiano economico riporta i risultati del comitato nomine di Telecom Italia Tim riunitosi nella giornata di venerdì 18 ottobre 2019. Dalla riunione è arrivato, con decisione unanime, il via libera alla cooptazione di Salvatore Rossi nel cda del gruppo telefonico. Secondo quanto riporta il quotidiano “nessun altro nome risulta essere arrivato sul tavolo del comitato”.

Lunedì 21 ottobre, quindi, il consiglio di amministrazione chiamato a decidere della successione al vertice dopo le dimissioni di Fulvio Conti nominerà presidente l’ex direttore generale di Banca d’Italia e ex-presidente Ivass. Una figura, secondo il Sole24Ore, “di alto prestigio e di sicura indipendenza”. Il quotidiano ricorda comunque che “la presidenza Telecom non è comunque esecutiva e tutte le deleghe sono in capo a Gubitosi”.

 

Unicredit, gli uomini del piano (Milano Finanza)

Il settimanale evidenzia come sia profondamente cambiata la linea direttiva di Unicredit con la gestione di Jean Pierre Mustier. Il banchiere transalpino ha scelto per i posti di comando una squadra sempre più internazionale, anche con la valorizzazione di  manager cresciuti nella rete estera di Unicredit.

In questi giorni, a poche settimane dall’attesissimo Investor Day di dicembre (quando sarà alzato il velo sulle prossime strategie della banca), Mustier ha scelto il responsabile Finanza e Controllo nominando Wouter Devriendt. Il manager, spiega Milano Finanza, è “un banker olandese che è stato amministratore delegato di Dexia (Bruxelles) e di Dexia Crédit Local (Parigi) dopo esperienze in Abn Amro e Fortis”.

Ed ora? Occhi puntati sul piano. Secondo il settimanale “Unicredit potrebbe riunire tutte le attività internazionali sotto un'unica subholding alla cui guida, secondo indiscrezioni, potrebbe essere chiamato un top manager di Hvb”.

 

Piazza Affari, i titoli della Brexit (L'Economia - Corriere della Sera)

L'inserto economico settimanale del Corriere della Sera elenca i titoli di Piazza Affari che potrebbero essere condizionati dall'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. L'impatto della Brexit sul nostro listino potrebbe non essere marginale, considerando che il peso dei titoli esposti alle vicende d'Oltremanica è pari a un quinto della capitalizzazione totale del listino. Un controvalore che l'Economia quantifica in "poco meno di 100 miliardi di euro".

Molto esposta sul Regno Unito è Falck Renewables, che nel primo semestre ha generato 48 milioni (su 105 totali) di margine operativo lordo in UK. Tra le società a capitalizzazione maggiore ci sono poi Leonardo e Ferrari, che hanno "fatturato e redditività in sterlina oltre il 10%".

 

Terna, una rete da 13 miliardi per solare, eolico e milioni di auto (Affari & Finanza - La Repubblica)

L’inserto economico del quotidiano ha intervistato Luigi Ferraris, amministratore delegato di Terna. Il manager ha spiegato i dettagli del maxi piano di investimenti che la società di distribuzione dell’elettricità ha in programma per i prossimi esercizi. L’obiettivo è quello di costruire una rete che gestisca l’energia derivante da fonti rinnovabili, con un’architettura completamente diversa rispetto a quella del passato. Per fare ciò Terna ha varato un piano di investimenti da 6,2 miliardi di euro nei prossimi 5 anni. Un piano che però guarda oltre il 2023, visto che “le reti devono ragionare su tempi lunghi” tanto che il Piano di Sviluppo delle Reti di Trasmissione Nazionale prevede oltre 13 miliardi di investimento nei prossimi 10 anni.

Più in generale Terna ha in programma di fare dell’Italia il cuore del dispaciamento europeo, con un settore sempre più decarbonizzato.

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