NAVIGA IL SITO

Rassegna stampa economico finanziaria del 19 settembre 2019

di Mauro Introzzi 19 set 2019 ore 05:51 Le news sul tuo Smartphone

Mps, oltre 90 offerte per 300 milioni d’immobili (Il Sole24Ore)

La gara per gli immobili di Mps starebbe facendo il tutto esaurito. Lo scrive il Sole24Ore, che ricorda come questa vendita "sia stata annunciata per mesi e partita non senza difficoltà, con molti rinvii e soprattutto un pesante ridimensionamento del portafoglio da mettere sul mercato nella fase finale".

Chi avrebbe presentato l'offerta? Sempre secondo quanto riporta Il Sole24Ore avrebbero scelto di inviare proposte tutti i big - nazionali ed esteri - attivi sul mercato italiano: 92 sarebbero state infatti le offerte non vincolanti arrivate sul tavolo dell’advisor Duff & Phelp Reag. Per tutti i gusti: sull’intero pacchetto, su sub-portafogli ma anche sui singoli asset. Il quotidiano fa anche qualche nome: "dai francesi di Ardian all’italiana Dea Capital real estate Sgr, da Bain Capital a Blackstone, da Varde ad Hines e alle Sgr italiane fino agli investitori privati che guardano al singolo immobile".

Nelle prossime settimane sarà deciso "chi ammettere alla fase che prevede l’offerta vincolante per poi arrivare alla cessione dell’intero pacchetto entro l’anno".

 

Bce e banche divise su redditività
 (MF)

Il quotidiano fa il punto della situazione rispetto a quanto emerso dal comitato esecutivo dell'Abi, tenutosi ieri, a cui ha partecipato anche Andrea Enria, presidente della Vigilanza Bce. Dal summit sarebbe emersa una visione differente su uno dei problemi principali del comparto bancario italiano: la bassa redditività.

Il tema sarebbe sentito da entrambi gli attori, tanto che Enria, a margine dell'incontro, ha dichiarato che "la redditività ci preoccupa perché se le banche non fanno profitti sufficienti generano poco capitale internamente. Se le valutazioni di mercato sono molto depresse le banche potrebbero avere difficoltà a reperire mezzi patrimoniali sul mercato nel caso ce ne fosse bisogno". Tuttavia, secondo quanto riporta MF, le banche "vorrebbero un aiuto a raggiungere l'obiettivo attraverso un minore fardello regolamentare". Il riferimento va, in generale, "alle normative su tutta l'attività bancaria, in particolare quella creditizia".

 

Atlantia riparte da Telepass. Il 40% vale 800 milioni (Corriere della Sera)

Il quotidiano descrive le prossime possibili mosse di Atlantia, che nei giorni scorsi ha visto chiudersi l'era Castellucci, capo azienda per circa 15 anni. All'attenzione dei nuovi massimi dirigenti, il presidente Fabio Cerchiai, il consigliere Carlo Bertazzo e il direttore generale Giancarlo Guenzi, ci sarebbero tre dossier delicatissimi: l’investimento in Alitalia, la valorizzazione della controllata Telepass e l’integrazione con Abertis.

Per quanto riguarda Alitalia entro una decina di giorni dovrà arrivare il via libera alla costituzione della newco che possa rilevare gli asset della compagnia aerea dall’amministrazione straordinaria. Sul tema della valorizzazione di Telepass, invece, il quotidiano scrive che Atlantia potrebbe cederne una quota pari al 40%, per un valore pari a circa 800 milioni. Questo asset sarebbe "nel mirino della cordata tricolore Fondo Strategico-Sia-Generali che però sembra in ritardo rispetto alle altre tre pretendenti: i fondi Apax, Warburg Pincus e Partners Group".

Sull’integrazione con Abertis, infine, il Corriere scrive che "le nozze con il colosso delle costruzioni Acs sono complicate".

 

Mediobanca, Del Vecchio potrebbe salire ancora (La Repubblica)

Il quotidiano torna sull'operazione che ha visto l’ingresso di Leonardo Del Vecchio tra i grandi soci di Mediobanca. Il fondatore di Luxottica, tramite la sua holding Delfin, ha investito 580 milioni per comprare sul mercato quasi il 7% di Piazzetta Cuccia.

La Repubblica scrive che "molti dietro le quinte s’interrogano su motivi e disegni ultimi del nuovo investitore". Ed evidenzia come Del Vecchio abbia spesso "arrotondato per gradi il giardinetto azionario (com’è dal 2012 per Generali, fino a esserne terzo socio oggi)". Così "nessuno può escludere che cresca ancora in Mediobanca, magari per far sentire più forte la sua voce su dossier a lui cari". Come quello legato a Generali.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
Tutte le ultime su: rassegna stampa