NAVIGA IL SITO

Rassegna stampa economico-finanziaria del 18 novembre 2019

di Mauro Introzzi 18 nov 2019 ore 07:37 Le news sul tuo Smartphone

Rete, Telecom rilancia sull’ipotesi coinvestimento (Il Sole24Ore)

Il quotidiano economico, nell'edizione di sabato 16 novembre 2019, riporta le posizioni di Telecom Italia sull'infrastruttura di rete. Nella recente conference call a commento dei dati dei primi 9 mesi dell'anno i vertici del gruppo delle tlc hanno annunciato l’avvio dell’iter per la scelta del partner interessato a rilevare il 100% di Open Fiber. "In particolare - spiega il Sole24Ore - Gubitosi ha detto che gli investitori chiedono che la società della rete sia unica, senza separare il rame dalla fibra. E ha fatto capire che Tim non ha intenzione di rinunciare al controllo".

Tuttavia nelle scorse ore uno dei più stretti collaboratori di Gubitosi, Carlo Nardello, avrebbe annunciato "la possibilità di avviare nuove iniziative di coinvestimento, per realizzare la copertura Ftth (fibra fino all’utente) in 39 città". Il manager ha evidenziato come Spagna e Portogallo "hanno avuto una velocità di copertura in fibra più rapida (70% a fine 2018) grazie al coordinamento degli operatori verticalmente integrati".

 

Risiko bancario: in UBI Banca l'ora delle scelte
 (Milano Finanza)

Il settimanale finanziario scrive che il prossimo anno potrebbe essere quello in cui UBI Banca aprirà il dossier delle aggregazioni. Il 2020 potrebbe essere infatti l'anno buono, "non solo perché la pressione sui ricavi si sta facendo sempre più gravosa in uno scenario di tassi low for long, ma anche perché diversi attori sul mercato potrebbero imprimere un'accelerazione al risiko".

L'istituto lombardo guidato da Victor Massiah pare essere il polo aggregante ideale, per posizionamento geografico, dimensione e solidità patrimoniale. Ma chi potrebbe essere il partner ideale di UBI Banca? Secondo Milano Finanza sarebbero in calo le possibilità di una fusione con BancoBPM, mentre piacerebbe l'idea BPER Banca: la banca guidata da Alessandro Vandelli sta chiudendo l'integrazione di Unipol Banca ma non intende interrompere il processo di crescita. Inoltre, "a certe condizioni", l'istituto potrebbe ancora giocarsi la carta MPS.

 

FCA-Psa, i piani di Tavares per le nozze alla francese (L'Economia - Corriere della Sera)

L'inserto settimanale del Corriere della Sera analizza le tempistiche e i modi della fusione tra FCA e il gruppo transalpino Psa. La lettera di intenti tra i due gruppi dovrebbe essere siglata entro fine anno, ma la vera unione avrà bisogno di almeno un anno per diventare pienamente operativa. Non banale sarà poi il ruolo dell'antitrust europea: le norme antitrust dovranno essere verificate in tutte le nazioni, in ogni segmento, paese per paese. Secondo quanto scrive L'Economia "sono critiche le fasce A, Bsuv, Csuv e i veicoli commerciali leggeri".

Insieme le società, che diventeranno in forma aggregata il quarto produttore mondiale, deterranno circa il 23% del mercato continentale delle autovetture: il 16,4% di Psa e il 6,2% di FCA. L'obiettivo dei due gruppi è arrivare al 34%. Le posizioni di forza, nell'auto, sono in Italia (40% del mercato), Francia (37% del mercato) e Spagna (con il 28% del mercato). Fuori dall'Europa non ci saranno invece problemi di antitrust: negli Usa è presente di fatto solo FCA. Idem in Brasile. In Cina le presenze di entrambi sono solo marginali.

Un rebus sarà invece capire come far convivere 12 diversi marchi. E quali saranno i margini  da far crescere per i brand italiani.

 

STM, nel 2019 ricavi dell'auto elettrica in rialzo del 20% (Affari & Finanza - La Repubblica)

L'inserto economico del quotidiano La Repubblica ha tenuto un colloquio con Marco Monti, capo della divisione automotive di STM. Il gruppo italofrancese dei chip dovrebbe giocare un ruolo sempre più da protagonista nel settore dei veicoli elettrici. La società ritiene che da qui al 2023 il business dell'automotive sarà così influenzato dai nuovi motori elettrici da diventare un asset strategico per la crescita dell'intero gruppo.

STM, secondo quanto riporta Affari & Finanza, "ha un vantaggio importante rispetto ai competitor: essendo fornitore di Tesla possiede un know how unico nell'auto elettrica". Da spendere ora quando anche altri produttori inizieranno a fare investimenti sempre più ingenti nel comparto.

STM ha poi un'altra gamba nell'espansione nel settore dell'automotive: la digitalizzazione delle vetture. Tra il 2018 e il 2023 l'elettronica legata a quest'ambito crescerà di cinque volte rispetto alle auto vendute.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
Tutte le ultime su: rassegna stampa