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Rassegna stampa economico-finanziaria del 16 giugno 2020

di Redazione Lapenna del Web 16 giu 2020 ore 06:42 Le news sul tuo Smartphone

rassegna_stampaPopBari, ora del verdetto sulla Spa (Il Sole24Ore)

Il Sole24Ore pone il focus sull'assemblea dei soci della Banca Popolare di Bari che si dovrebbe riunire il 29-30 giugno 2020.

All'ordine del giorno, secondo l'articolo di Vincenzo Rutigliano, ci sarebbero il piano d'interventi per ripianare le perdite del primo trimestre dell'esericizio pari a 1,144 miliardi di euro, il cambiamento della ragione sociale della popolare in spa e l'aumento di capitale.

L'amministrazione straordinaria, secondo il quotidiano, si vedrebbe costretta a ripianare le perdite rilevate dall'istituto bancario attraverso un piano di interventi da 1,6 miliardi, stanziati da Fitd (1,17 miliardi di eruo) e Mcc (430 milioni di euro ) e già approvato dall'Unione Europea. I board presenterebbe anche un piano industriale che prevederebbe il pareggio al 2022 e ritorno in positivo utile nel 2023.

Ai soci spetterebbe l'ultima parola.

 

Imprese, il 38% si sente a rischio. Bankitalia: entrate giù del 20% (Corriere della Sera)

Il Corriere della Sera riporta i risultati dell'indagine dell'Istat condotta nel mese di maggio su un campione di 90 mila aziende rilevando l'impatto economico del lockdown sulle imprese.

Il rapporto dell'istituto di statistica, secondo l'articolo di Rita Querzè, evidenziarebbe come il 38% delle aziende italiane segnali "rischi operativi e di sostenibilità della propria attività".

Secondo il quotidiano i dati dell'istituto di statistica sarebbero in linea con i conti delle entrate tributarie esposti da Banca d'Italia che riporterebbe una contrazione dei versamenti fiscali del 20,4% nel mese di aprile. Anche l'inflazione sembrerebbe indietreggiare, evento che non accadeva dal 2016, nel mese di maggio l'indice dei prezzi al consumo potrebbe calare dello 0,2%.

Il 42,8% delle aziende avrebbe inoltre fatto richiesta di almeno un aiuto economico di quelli messi a diposizione da parte del governo.

 

Il fondo Macquarie fa un’offerta a Enel sul 50% di Open Fiber (La Repubblica) 

La Repubblica mette sotto la lente il tema delle telecomunicazioni ed in particolare una possibile svolta differente nella formazione di una rete unica tutta italiana per l'Internet veloce.

Secondo l'articolo di Giovanni Pons sarebbe stata presentata dal fondo australiano Macquarie un'offerta ai vertici di Enel per l'acquisto del 50% di Open Fiber.  La società rappresenterebbe l'alternativa a Telecom Italia TIM nel segmento della fibra ottica sul territorio nazionale. L'interesse da parte delle società straniere nel settore apparirebbe evidente, secondo il quotidiano, che farebbe notare come la stessa Tim avrebbe ricevuto un'offerta per una quota della sua rete secondaria da parte del fondo americano Kkr.

Enel sarà quindi costrettà a prendere una decisone strategica importante. L'offerta infatti sarebbe economicamente molto interessante.

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