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Rassegna stampa economico-finanziaria del 13 marzo 2020

di Mauro Introzzi 13 mar 2020 ore 08:41 Le news sul tuo Smartphone

rassegna-stampaMps e Poste, niente assemblea. Slittano le nomine pubbliche (Il Sole24Ore)

Il quotidiano economico riporta l'imminente decisione, che potrebbe arrivare da una norma che il governo intende inserire nel decreto legge sulle misure per il Coronavirus che dovrebbe essere esaminato stasera dal Consiglio dei ministri, di rinviare fino a tre mesi le assemblee per le nomine delle grandi società pubbliche quotate in Borsa.

Così, secondo quanto riporta Il Sole24Ore, "la prima conseguenza è il rinvio delle assemblee ordinarie dei soci di Banca Mps, già convocata per il 6 aprile e di Poste Italiane, il 16 aprile". A cascata potrebbero poi slittare anche le assise successive, che come ricorda il quotidiano sono, nell’ordine, quelle di "Terna (27 aprile), Enav (5 maggio), Eni (13 maggio), Enel (14 maggio) Leonardo-Finmeccanica (13 maggio, 20 in seconda convocazione)". Soprattutto "se non si troverà un accordo politico su tutte le nomine".

 

La super richiesta per Unidata in Borsa (Corriere della Sera)

Il quotidiano racconta dell'imminente quotazione all'AIM Italia di Unidata. La società di tlc e cloud, con sede a Roma, fondata e presieduta da Renato Brunetti, ha archiviato nelle scorse ore il suo collocamento e lunedì esordisce in quotazione. Un risultato decisamente positivo, in mezzo a una borsa affondata dall'emergenza coronavirus, dal crollo del petrolio e dalle recenti mosse della BCE.

Il collocamento è stato decisamente favorevole alla società, valutata complessivamente 31,7 milioni di euro post aumento di capitale: la domanda è stata 2,5 volte l’offerta e la raccolta del collocamento è pari a 5,7 milioni di euro, con le azioni a 13 euro. Il flottante sarà del 18% e il 79% del collocato è stato piazzato presso investitori istituzionali.

 

Atlantia continua a trattare con F2i (La Repubblica)

Secondo quanto riporta il quotidiano i vertici di Atlantia, che con il crollo di ieri ha bruciando in un mese la metà della capitalizzazione di Borsa, stanno "continuando a lavorare sul fronte Aspi-F2i, per trovare una soluzione che porti fuori dal perimetro di Atlantia la sua quota di Autostrade per l'Italia (l’88%)". Secondo La Repubblica "con un nuovo fondo azionista che vede insieme Cdp e fondazioni bancarie — oltre ad altri investitori — la strada per salvare la concessione potrebbe essere in discesa".

A Piazza Affari il gruppo guidato dall'amministratore delegato Carlo Bertazzo sta soffrendo decisamente anche per le conseguenze che i forti limiti alla circolazione (causa coronavirus) avranno sul fatturato del gruppo.

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