Rassegna stampa economica dell'8 novembre 2013
di Mauro Introzzi 8 nov 2013 ore 08:47 Le news sul tuo SmartphoneIl quotidiano economico indica che in giornata il consiglio di gestione della Popolare di Milano convocherà i soci per il rinnovo del consiglio di sorveglianza. Nel frattempo proseguono serrati i confronti tra i manager dell'istituto meneghino e la Banca d'Italia. Ieri è stata la volta del consigliere delegato ad interim Davide Croff mentre oggi dovrebbe toccare al presidente del consiglio di sorveglianza Giuseppe Coppini. E, secondo indiscrezioni, ieri sarebbe stato ricevuto pure Lamberto Dini, figura che nei prossimi mesi potrebbe assumere un ruolo chiave nel rilancio della banca. L'ex premier sarebeb sponsorizzato da Raffaele Mincione, secondo azionista della banca con il 7,02% del capitale.
L'Irlanda esce dal piano di aiuti (MF)
MF scrive che la Troika ha dato il suo via libera all'ultima tranche di finanziamenti da 67,5 miliardi di euro per l'Irlanda, che si prepara ad essere il primo paese dell'Eurozona ad uscire, dopo 3 anni di aiuti, dal piano di sostegno di Fondo Monetario Internazionale, Banca Centrale Europea e Unione Europea. Così Dublino potrà tornare a finanziarsi sui mercati a partire dal 15 dicembre, dopo essere stata esclusa dai mercati per tutta la durata del periodo di aiuti.
Via la seconda rata Imu ma sale l'acconto delle imprese (Corriere della Sera)
Il quotidiano di Via Solferino indica che, nonostante manchi ancora un provvedimento che elimina l'obbligo al pagamento della seconda rata dell'Imu sulla prima casa, la sua cancellazione è sempre più vicina. Per la cancellazione della rata, che dovrebbe essere pagata entro il prossimo 16 dicembre, servirebbero in teoria 2,4 miliardi di euro ma ne basterebbero anche un po' meno - circa 2 miliardi - se dall'esenzione venissero esclusi terreni e fabbricati agricoli.
Tali somme sarebbero recuperati in gran parte innalzando la percentuale dell'acconto Ires che le imprese pagheranno a novembre, in sostanza anticipando le imposte del 2014. Per garantire i due miliardi necessari l'acconto potrebbe essere elevato al 110% per tutte le imprese oppure portarlo al 125% solo per gli istituti di credito.
Piano di emergenza Alitalia: tagli a personale, stipendi e aerei (La Repubblica)
Il quotidiano La Repubblica descrive le linee guida del piano di emergenza di Alitalia. Il dossier sul rilancio, elaborato dall'amministratore delegato Gabriele Del Torchio, è quasi pronto e prevede nuovi sacrifici per tutti i dipendenti con il fine di risparmiare complessivamente fino a 100 milioni di euro. Le indicazioni sul piano parlano infatti di un mix di riduzione del numero di aerei impiegati e alla messa in cassa integrazione per 1.100 dipendenti più la dolorosa chiusura di altrettanti contratti a tempo determinato: le tabelle indicano circa 260 piloti, 420 assistenti di volo e 450 impiegati in meno.
E per quasi tutte le figure professionali che resteranno al proprio posto (ad ecccezione dei dipendenti che oggi percepiscono una retribuzione sotto ai 40mila euro annui) arriverà la proposta di un taglio del 20% del proprio stipendio. Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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