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Rassegna economico-finanziaria del 2 giugno 2020

di Redazione Lapenna del Web 2 giu 2020 ore 06:33 Le news sul tuo Smartphone

rassegnastampaEni sdoppia la struttura di gruppo per accompagnare la svolta green (IlSole24Ore)

Secondo quanto riportato da Il Sole24Ore, ENI starebbe creando due macro aree direzionali dedicate alle sue principali attività di business: una direzione per il settore Oil (upstream e midstream) e una dedicata alle transizioni energetiche verso le energie rinnovabili. Secondo quanto evidenziato dal quotidiano economico la notizia sarebbe solo un'indiscrezione, in quanto la società non si sarebbe ancora espressa.

La nuova stuttura organizzativa, secondo il Sole24Ore, dovrebbe essere guidata dall'attuale CFO del gruppo, Massimo Mondazzi, per il settore legato alla transizione energetica, mentre ad Alessandro Puliti sarebbe delegata la guida dell'altro settore di attività.

Le tempisitche sarebbero ancora incerte, ma linea "green" adottata da ENI apparirebbe chiara: il processo di decarbonizzazione, a cui punterebbe il gruppo, dovrebbe garantire una riduzione delle emissioni dell'80% al 2050.

 

Auto, il crollo delle vendite (Il Corriere della Sera)

Il Corriere della Sera affronta il tema del calo della produzione industriale italiana ed in particolare la crisi del settore auto. Nonostante la riapertura degli esercizi, secondo il quotidiano, la produzione industriale nel primo trimestre registrerebbe un calo del 27,7%.

Il settore auto evidenzierebbe il crollo più profondo, con un calo delle vendite del 50,45% in meno rispetto al 2019. Il dato di maggio sarebbe in miglioramento rispetto ad un aprile in forte flessione, ma non risulterebbe abbastanza per sollevare un settore molto provato dalla crisi. Il gruppo Fiat Chrysler Automobiles (Fca) avrebbe registrato un calo delle vendite del 57,22% nel solo mese di maggio.

In miglioramento, secondo il Corriere della Sera, sarebbero i dati del settore manifatturiero. L'indice PMI era atteso a 36,8 punti per il mese di maggio e invece si è attestato a 45,4 punti, in crescita ripetto alle aspettative. Inoltre, il dato è stato migliore a quello registrato nella zona euro (39,4 punti).


Gli australiani di Macquarie ora guardano ad Autostrade ma vogliono Cdp in campo (La Repubblica)

La Repubblica riporta l'attenzione sul tavolo della partita di Autostrade per l'Italia (Aspi). In attesa di sciogliere il nodo legato alla concessione e all'adeguamento delle tariffe, si starebbe valutando l'ingresso di un nuovo azionista.

Il fondo australiano Macquarie, già presente in Italia con altri due investimenti (Hydro Dolomiti e Società gasdotti Italia), secondo il quotidiano, avrebbe mostrato un certo interesse ad entrare come socio in Aspi. Il fondo, che avrebbe già investito nel settore europeo delle infrastrutture 57 miliardi di euro, 125 miliardi in totale, avrebbe vincolato un possibile ingresso nella società ad alcune condizioni: Cassa depositi e prestiti dovrebbe partecipare all'operazione e Atlantia dovrebbe mantenere solo una quota di minoranza. Sembrerebbe possibile anche la presenza del fondo F2i.

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