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Quale catalizzatore può giustificare nuovi rialzi in Europa?

Dopo un nuovo record storico fatto segnare ieri da Wall Street, la parola d'ordine di oggi è cautela, specie in attesa di capire se dalla riunione di due giorni della Federal Reserve possa trapelare una qualche forma di indicazione circa la tempistica di inizio del tapering

di Redazione Soldionline 29 ott 2013 ore 10:23
Articolo a cura di Michael Hewson, Senior Market Analyst di CMC Markets

Dopo un nuovo record storico fatto segnare ieri da Wall Street, la parola d'ordine di oggi è cautela, specie in attesa di capire se dalla riunione di due giorni della Federal Reserve possa trapelare una qualche forma di indicazione circa la tempistica di inizio del tapering.

Oltre a ciò, occorre analizzare i dati sulle vendite al dettaglio di settembre che serviranno soprattutto a  fungere da cartina al tornasole circa i numeri di ottobre e potrebbero portare ad una revisione al ribasso delle stime del Pil Usa del terzo trimestre.

Anche il quarto calo consecutivo nel dato sulle vendite di case esistenti non sembrerebbe suggerire un rafforzamento della ripresa. In Europa, nonostante i nuovi massimi del Dax (GUARDA L'INFOGRAFICA:  Dax: gli ultimi dieci anni dell'indice), sono le borse italiana e spagnola a fornire i primi segnali di rallentamento, a riflettere i dubbi circa la forza dell'economia del Vecchio Continente. Sembrerebbe che, dopo gli ultimi guadagni azionari, qualcuno inizi a domandarsi quale catalizzatore possa giustificare ora nuovi rialzi, soprattutto guardando le performance positive da inizio anno.

Ed è lecito porsi le stesse domande anche per quanto riguarda il Regno Unito, protagonista negli ultimi mesi di una ripresa stupefacente sia nel mercato immobiliare che dei servizi. Resta oggi da verificare anche il dato sulla fiducia dei consumatori tedeschi, che potrebbe uscire al di sotto delle aspettative  (come l'indice Ifo della scorsa settimana) a causa di un peggioramento del dato sull'occupazione.

Sul mercato valutario EURUSD ancora in rotta  verso 1,4000: per raggiungere l'obiettivo, occorre però superare stabilmente 1,3980 e comunque mantenersi almeno sopra 1,3710. Sterlina ancora in trend rialzista nei confronti del dollaro USD: fintantoche rimane sopra 1,6110 le prospettive di un ritorno a 1,6300 rimangono intatte.Prosegue il rafforzamento della moneta unica anche nei confronti della sterlina : sopra 0,8555 si riaprirebbe la strada verso 0,8600. Sopra 97,20 restano inalterate le possibilità di un rimbalzo per il dollaro USD nei confronti dello yen.
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