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Previsioni positive per l’economia globale

Il nuovo outlook di Russell Investments prevede segnali di miglioramento sia negli Stati Uniti, sia in Europa e Giappone

di Redazione Soldionline 6 ago 2013 ore 11:27
A cura di Russell Investments 
 
• Azioni da privilegiare rispetto a obbligazioni e liquidità; valutazioni interessanti in Europa e in Giappone 
• I mercati emergenti rimangono interessanti nel medio termine, nonostante i segnali di incertezza in Cina 
 
Il nuovo outlook di Russell Investments prevede segnali di miglioramento sia negli Stati Uniti, sia in Europa e Giappone. Gli strategist di Russell stimano una crescita costante del mercato statunitense per i prossimi 24 mesi, nell’ipotesi che l’economia a stelle e strisce abbia sufficiente capacità di crescita senza generare pressioni inflazionistiche. 
 
Nonostante il rally dei mercati azionari globali, gli strategist di Russell continuano a privilegiare il comparto azionario rispetto a obbligazioni e liquidità, benché i margini saranno più ridotti rispetto alla prima metà del 2013. All’interno dell’azionario globale, secondo Russell, sono da preferire Europa e Giappone considerati i miglioramenti nell’Eurozona, il successo dell’Abenomics giapponese e le valutazioni in media più interessanti dell’azionario giapponese ed europeo rispetto a quello americano. 
 
“Nei prossimi mesi ci aspettiamo che la crescita negli Stati Uniti rimanga modesta ma robusta, che l’Europa esca dalla recessione e che il Giappone acceleri la sua crescita - sostiene Wouter Sturkenboom, investment strategist di Russell Investments. “I guadagni registrati nei mercati azionari globali e i rialzi dei rendimenti obbligazionari indicano che avremo una seconda metà dell’anno in cui l’equity offrirà ritorni anche se non eccezionali, mentre i mercati obbligazionari presenteranno valutazioni più ragionevoli rispetto al passato”. 

I mercati emergenti possono sottoperformare nel breve termine, ma le prospettive sono in miglioramento 
Lo scenario nei mercati emergenti rimane incerto per l’azionario, considerato il rafforzamento del dollaro americano, la discesa del prezzo delle materie prime e i rischi geopolitici in Paesi come il Brasile e l’Egitto. Gli strategist di Russell ritengono, tuttavia, che un rilancio delle esportazioni e una stabilizzazione della situazione in Cina possa servire nel medio termine da catalizzatore per una ripresa. 
“I mercati emergenti rimangono interessanti e potrebbero recuperare se le esportazioni dovessero riprendere trainate dalla crescita delle economie sviluppate e se le banche centrali dei paesi emergenti attuassero manovre di deprezzamento delle loro valute contro un dollaro forte” afferma Sturkenboom. 
 
Gli Stati Uniti continueranno a crescere stabilmente, nonostante permangano alcune incertezze 
L’outlook di Russell prevede che gli Stati Uniti possano registrare una media di 200.000 nuovi posti di lavoro al mese per i prossimi 24 mesi, anche se i numeri potranno subire dei lievi rallentamenti nel breve termine. Il primo aumento del tasso di interesse ad opera della Fed non avverrà prima dell’ultimo trimestre del 2015. Tuttavia, i dati di giugno sui consumi, che hanno rivisto al ribasso il tasso di crescita dal 2,9% all’1,8%, implicano una debolezza degli indicatori economici per la seconda metà dell’anno. 
Un’altra fonte di incertezza, secondo gli strategist di Russell, è rappresentata dal rallentamento del quantitative easing annunciato dalla Federal Reserve per il 2013, benché non sarà tanto la data di inizio a incidere sui mercati, quanto il termine ultimo della stretta monetaria, anche se è improbabile che la Fed alzi quest’anno i propri target relativi alla crescita, all’inflazione e al rendimento dei titoli governativi. 
“Molti investitori temono che la situazione dell’economia americana possa assomigliare a quella del 1994 quando la Fed restrinse drammaticamente la propria politica monetaria, portando a un aumento improvviso dei tassi e bloccando la crescita azionaria” continua Wouter Sturkenboom. “Le nostre previsioni vedono le condizioni economiche più simili a quanto accaduto nel 1984, quando un’economia americana in rialzo ha aperto la via per una crescita globale stabile. In maniera analoga, ci aspettiamo che l’economia statunitense sia caratterizzata nei prossimi mesi da una moderata inflazione, da un basso rischio recessivo e da una crescita stabile”. 

L’Eurozona ha davanti a sé un terreno accidentato, ma è probabile che esca dalla recessione nel terzo trimestre del 2013 
L’outlook di Russell prevede che l’Europa continui in un percorso accidentato per tutto il 2013, in bilico tra politica monetaria reflattiva e austerità deflattiva. Benché la Banca Centrale Europea continui a portare avanti una politica monetaria accomodante, migliorando la fiducia sia dei consumatori, sia dell’industria, gli strategist prevedono una crescita economica debole a causa di una mancanza di credito, dell’alta disoccupazione, della bassa probabilità di riforme politiche strutturali e di una crescita stagnante nei paesi del Sud Europa Prima della fine del 2013, l’Europa dovrebbe comunque uscire dalla recessione in quanto l’austerità potrebbe rallentare e il credito si dovrebbe scongelare. La ristrutturazione del debito greco, la debolezza del sistema bancario spagnolo e l’incertezza politica in Italia rappresentano ancora dei fattori di incertezza, seppure non insormontabili. Le valutazioni dell’azionario europeo sono interessanti rispetto alle altre aree del mondo, e gli strategist credono ci possano essere più possibilità di upside che non nel mercato americano. 
L’outlook generale per l’azionario europeo, quindi, è leggermente migliorato rispetto alle previsioni precedenti, passando da sottopeso a neutrale. 

Opportunità in Giappone, Cina e Australia 
Gli strategist di Russell hanno prospettive positive sia per il Giappone, sia per la Cina. Il primo ha registrato una forte crescita del Pil nel 2013 e sia le condizioni economiche, sia la produzione industriale stanno mostrando segnali di miglioramento. In Cina le previsioni di crescita rimangono deboli, ma le autorità governative hanno come priorità l’attuazione di importanti riforme nel breve termine per affrontare i problemi di corruzione e gli squilibri economici. L’Australia sta assistendo a un rallentamento, ma segnali incoraggianti provengono dal settore del finanziamento immobiliare. 

Il Barometro degli investimenti 
Gli strategist di Russell hanno poi elaborato il nuovo Barometro degli investimenti che analizza l’andamento di alcune coppie di asset class, per ognuna della quali viene individuata la classe di attivo con le migliori prospettive di crescita. “Uno dei segnali più interessanti che proviene dall’analisi del Barometro relativo al terzo trimestre è l’andamento dell’azionario dell’Europa continentale rispetto a quello giapponese:  il primo alla prese con una non facile situazione, il secondo avvantaggiato da un momentum propizio” sottolinea Sturkenboom. “Le azioni giapponesi sono state il principale motore delle performance registrate nel 2013 dai portafogli azionari globali e al contempo le azioni europee sono diventate più interessanti date le alte valutazioni dell’equity americano e alcuni miglioramenti nella situazione politica generale. Tra le due, vediamo una rotazione verso l’azionario del Giappone e tendiamo a privilegiare questo nei nostri portafogli globali e in quelli investiti nell’azionario dei paesi sviluppati (Stati Uniti esclusi)” conclude Wouter Sturkenboom.
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