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2015, il rapporto Roubini “Sarà un anno da incubo l’America cresce da sola ferme Ue, Cina e Giappone” (La Repubblica)

di Edoardo Fagnani 2 gen 2015 ore 08:01 Le news sul tuo Smartphone

La Repubblica ha pubblicato i punti principali del report di Capodanno elaborato da Nouriel Roubini per propri clienti vale a dire corporation, governi e fondi d’investimento.
20152L’economista resta pessimista sull’andamento dell’economia nell’anno appena iniziato, segnalando che la crescita economica mondiale sarà di poco superiore al 2014, ovvero intorno al 3%, grazie alla spinta degli Stati Uniti. Tuttavia, Roubini ha aggiunto che “questa sarà l’unica area in sviluppo”.
L’economista ha puntato il dito contro l’Europa, considerato il punto di debolezza più grave su scala globale, dal momento che per quest’anno non è prevista nessuna ripresa.
Roubini non è fiducioso neppure sulla BCE
, dal momento che, un eventuale quantitative easing arriverà troppo tardi e avrà un ammontare non sufficiente alle esigenze del mercato (500 miliardi di euro).
L’economista ritiene che la FED tornerà ad aumentare i tassi di interesse, ma non prima del terzo trimestre del 2015, mentre il prezzo del petrolio resterà basso per quasi tutto l’anno: “solo a fine anno i paesi produttori si decideranno a tagliare la produzione e il prezzo si stabilizzerà sugli 85 dollari”.

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