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I precari spingono la ripresa. Da gennaio assunti in 200 mila (La Repubblica)

di Redazione Lapenna del Web 15 giu 2021 ore 07:47 Le news sul tuo Smartphone

aspettativa-lavoroTra i segnali di ripresa dopo la crisi economica innescata dal Covid 19, c'è l'aumento dei contratti a tempo determinato. Lo sottolinea Valentina Conte su La Repubblica. Sono infatti 200mila i nuovi precari da gennaio 2021. Che riporta a 2,8 milioni (una cifra vicina al record di 3 milioni) gli occupati a tempo determinato, crollati a 2,6 milioni a causa dell’emergenza sanitaria e poi economica.

“In Italia la vera politica attiva, l’unico ammortizzatore che funziona, è il contrattino: si caricano i disoccupati e li si scarica alla velocità della luce quando si mette male o cambiano gli incentivi”, sottolinea la giornalista sul quotidiano diretto da Molinari.

Un’altra fetta di questa storia riguarda il part-time, ben rappresentato anche tra chi il contratto ce l’ha indeterminato. Attualmente a 3 milioni e 500mila, la cifra dei contratti a metà giornata è più che raddoppiata dal 2000. Il 30% dei lavoratori dipendenti è part-time, una percentuale che diventa doppia in sanità, scuola, alloggi e ristorazione.

C’è poi una questione di genere: 2,8 milioni di lavoratrici si confrontano con appena 870mila uomini che lavorano part-time.

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