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Perché si dovrebbe aumentare l’esposizione al rischio

Non è difficile essere ancora più positivi sugli asset rischiosi rispetto a prima della riunione della BCE del 5 giugno. Tuttavia, oltre alle misure annunciate da Draghi, vi sono ulteriori elementi che spingono verso un aumento dell’esposizione al rischio.

di Redazione Soldionline 19 giu 2014 ore 12:01
A cura di Ing Investment Management

Non è difficile essere ancora più positivi sugli asset rischiosi rispetto a prima della riunione della BCE del 5 giugno.           Tuttavia, oltre alle misure annunciate da Draghi, vi sono ulteriori elementi che spingono verso un aumento dell’esposizione al rischio. Tra questi, le buone notizie sul ciclo economico (PMI globale, dati positivi per gli Usa, il Giappone e la Cina) e il posizionamento degli investitori attivi, meno concentrato rispetto all’inizio dell’anno, così come il sentiment, meno euforico. Se combiniamo questi fattori con la capacità di recupero ciclica e con le nostre aspettative riguardo ulteriori miglioramenti del mercato immobiliare e degli utili nei paesi sviluppati, a nostro avviso si giustifica un’allocazione ancora più orientata al risk-on.

GUARDA L'INFOGRAFICA: Tutte le misure della Bce  

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AUMENTATO IL PROFILO DI RISCHIO NELL'ASSET ALLOCATION TATTICA
- Confermato il sovrappeso sull’azionario, sul real-estate e sul credito, a cui adesso si aggiunge un leggero sovrappeso sulle materie prime
- Nella nostra allocazione geografica abbiamo aumentato il peso dell’azionario paesi emergenti (portandolo da sottopeso a neutrale) e aumentato il sovrappeso sul real estate europeo (portandolo +2)
- A livello settoriale azionario, stiamo riducendo i consumi di base a favore dei consumi discrezionali e abbiamo aumentato il peso dei finanziari (da +1 a +2)
- Manteniamo il sovrappeso sui periferici dell’eurozona, sia a livello azionario sia a livello di obbligazioni governative.

BCE: UNA FORWARD GUIDANCE CREDIBILE SOSTIENE LA FIDUCIA

Le misure adottate dalla Banca Centrale Europea sono rilevanti per le possibili ricadute dirette attese. Sono però più importanti i segnali provenienti dal mercato relativamente al meccanismo di trasmissione sull’economia. L’idea di base è che la Bce possa accrescere la credibilità delle proprie dichiarazioni con l’adozione di azioni coerenti con i messaggi. In questo modo, le misure rafforzano la forward guidance in tema di bassi tassi nel lungo periodo. In merito alla forward guidance, la Bce ha fatto un notevole percorso rispetto alla posizione di Trichet secondo cui la Banca Centrale “never pre-commits”, cioè non si impegna in anticipo. Le aspettative secondo cui i tassi sarebbero rimasti bassi a lungo, sono iniziate come indicazioni senza impegno, ma gradualmente la Bce sembra disposta ad ampliare la gamma delle possibili opzioni future in merito ai tassi, per rendere più credibile ed efficace la propria strategia.

La TLTRO (Targeted Long-Term Refinancing Operations) sarà sviluppata con l’obiettivo di sostenere la credibilità riguardo alla politica della Bce sui tassi. E nel corso dell’anno, grazie all’acquisto di ABS, si spera di ottenere il medesimo obiettivo. Più nello specifico, noi ci aspettiamo che il programma sugli ABS abbia inizio nel quarto trimestre. Alla luce delle misure presentate e delle dichiarazioni di Draghi, non si può comunque affermare con certezza che il livello dei tassi sarà mantenuto fino al 2018, anche se a nostro avviso la probabilità di non vedere aumenti prima di allora è molto alta.

MAGGIORE FIDUCIA GRAZIE ALLA BCE E AI DATI IN MIGLIORAMENTO
Con un livello di 54,3 raggiunto a maggio, il Global PMI Composite ha toccato il massimo da settembre 2013. Regno Unito e Stati Uniti continuano a essere i driver dell’espansione, con la ripresa dell’Europa che è proseguita a maggio. Il tasso di contrazione in Giappone si è notevolmente allentato dopo la caduta delle vendite seguente all’applicazione dell’imposta sui consumi di aprile. L’India sta registrando un moderato sviluppo, mentre il Brasile ha registrato ulteriori segnali di diminuzione delle attività. A maggio, la creazione di nuovi posti di lavoro ha toccato i massimi per il quinto mese di seguito e il tasso di crescita è per il quarto mese in aumento. Occupazione in rialzo negli Stati Uniti, nell’Eurozona, in Giappone e Regno Unito, stabile in India e Brasile.

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L'AZIONARIO MERCATI EMERGENTI TORNA NEUTRALE

Il miglioramento del ciclo economico è positivo per le esportazioni dai mercati emergenti verso i paesi sviluppati. In aggiunta, anche i dati economici dei paesi in via di sviluppo sono migliori delle attese, il momentum sugli utili è in una fase positiva e le valutazioni di questi mercati sono relativamente basse. Ciò detto, i problemi strutturali in Cina (crescita del credito, mercato immobiliare) continuano a rappresentare un rischio, così come la situazione in alcuni altri mercati.


LEGGERO SOVRAPPESO SULLE MATERIE PRIMA
Le preoccupazioni relative alle dinamiche dell’offerta per le materie prime sono aumentate in scia alle probabilità di un nuovo El Nino, alla siccità diffusa e all’aumento delle tensioni in Iraq. A fronte di questi fattori, stiamo però registrando segnali diffusi di un ritorno di flussi sulle commodities e sui settori collegati, in combinazione con bassi livelli di posizioni speculative. Infine, sia i trend sul momentum di breve periodo sia quelli nel lungo periodo stanno mandando segnali a sostegno delle materie prime.


MAGGIORMENTE POSITIVI SUI FINANZIARI

Abbiamo aumentato il peso dei finanziari, portando il sovrappeso da leggero a medio. A nostro avviso, l’impatto contrario del tasso di deposito negativo sarà più che compensato della liquidità aggiuntiva in arrivo attraverso il TLTRO, legata a condizioni non eccessivamente stringenti, che renderà interessante il carry trade sulle obbligazioni. Le banche periferiche potrebbero essere tra i maggiori beneficiari grazie alle veloce riduzione degli spread sui governativi di questi paesi.


CONSUMI DISCREZIONALI SU, CONSUMI DI BASE GIU'
Abbiamo ulteriormente ridotto il peso sui consumi di base a favore dei consumi discrezionali, scelta dovuta a numerosi elementi. In primo luogo, riteniamo che il TLTRO possa risultare positivo per i consumatori finali nei settori ciclici grazie all’aumento del credito. Quindi abbiamo un sovrappeso su industriali e consumi discrezionali e un peso neutrale sui tecnologici. In secondo luogo, i discrezionali hanno perso terreno rispetto al mercato nel suo complesso e agli altri ciclici. Terzo e ultimo elemento, le valutazioni sugli utili relativi. Dall’inizio dell’anno, i beni di base sono diventati più cari e sono quasi all’ultima posizione del nostro modello di valutazione.
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