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Pensioni, si studia un’uscita flessibile a partire da 63 anni (La Repubblica)

di Redazione Lapenna del Web 13 set 2021 ore 07:51 Le news sul tuo Smartphone
azioni-italiaNon tornerà Quota 100, ma neanche il precedente regime pensionistico. Lo scrive Rosaria Amato su La Repubblica. Nella seconda ipotesi si verrebbe infatti a creare uno scaglione quinquennale per chi, stante l’attuale sistema, matura l'assegno previdenziale dal primo gennaio 2022. La misura introdotta qualche tempo fa per chi intende uscire dal mondo del lavoro consente di ritirarsi con 62 anni di età e 38 di contributi.

Per il dopo Cgil, Cisl e Uil "hanno presentato la loro piattaforma che prevede di andare in pensione a partire dai 62 anni”, scrive la giornalista, “o con 41 di contributi a prescindere dall’età”.

“Si va in pensione un po’ prima - è il invece il ragionamento della sottosegretaria all’Economia Cecilia Guerra per il post-Quota 100 - a 63, 64 o 65 anni, e si accetta una penalizzazione” dell’assegno Inps. Il governo guarda anche a Opzione Donna e all’Ape sociale. Rafforzate, potrebbero rappresentare le vie minime di flessibilità in uscita adottate dall’esecutivo per alleggerire l'effetto-scaglione.

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