Parmalat, risarcimento per un ex azionista
Il tribunale di Nola ha ordinato a Monte Paschi di risarcire un risparmiatore che a novembre del 2003 aveva acquistato 162.500 azioni di Parmalat
di Edoardo Fagnani 23 gen 2015 ore 11:52PARMALAT
Alcuni quotidiani di giovedì 22 gennaio hanno riportato la notizia che il tribunale di Nola ha ordinato al Monte dei Paschi di Siena di risarcire con 510mila euro un risparmiatore che a novembre del 2003 aveva acquistato 162.500 azioni di Parmalat, investendo 350mila euro. Il mese successivo il gruppo di Collecchio sarebbe finito in default. Secondo il giudice il risparmiatore avrebbe acquistato i titoli fuori dai mercati regolamentati. Di conseguenza, l’istituto toscano avrebbe dovuto fornire adeguata informativa sull’operazione, in modo che il risparmiatore autorizzasse l’intermediario all’acquisto dei titoli. ALITALIA
Il consiglio di amministrazione della nuova Alitalia ha approvato il budget relativo al 2015. Inoltre, il management della compagnia ha rivisto i target, sulla base del calo del prezzo del petrolio e del rafforzamento del dollaro nei confronti dell’euro. L’amministratore delegato, Silvano Cassano, ha presentato l’impegnativo progetto di sviluppo di nuove rotte e di aumento delle frequenze su quelle esistenti, le iniziative commerciali per il rilancio del brand e i programmi per il miglioramento dei servizi.
Durante la presentazione della nuova Alitalia il presidente Luca Cordero di Montezemolo ha parlato di possibili integrazioni tra aerei e i treni. Il gruppo esaminerà la possibilità di intese di questo tipo. Nel frattempo l'amministratore delegato di Alitalia-Sai, Silvano Cassano, ha confermato l’obiettivo dell’utile nel 2017 vicino ai 100 milioni di euro. Non sono state fornite altre cifre sulle previsioni dei conti, né sulla flotta, né sugli investimenti.
Il direttore operativo di Alitalia, Giancarlo Schisano, ha dichiarato che al momento la compagnia aerea non trarrà vantaggio dall’indebolimento dell’euro nei confronti del dollaro e del tonfo del prezzo del greggio.
TANGO BOND
Plus, l’inserto del sabato del quotidiano Il Sole24Ore, ha pubblicato la lettera di un risparmiatore possessore di 15mila euro di bond argentini in scadenza nel 2006 e acquistati nel 1999. L’obbligazionista ha precisato di non aver fatto causa alla banca, pur avendo interrotto nel tempo la prescrizione con varie raccomandate e ha aderito all’arbitrato internazionale. Inoltre, il risparmiatore ha precisato che se vendesse sul mercato grigio il titolo subirebbe una perdita del 9%, rispetto al 70% di qualche mese fa. Il settimanale ha risposto alle richieste del lettore con la collaborazione di Norisk. La società di consulenza finanziaria indipendente ha ricordato al lettore che deve scegliere “se accettare la perdita e incassare quanto può, oppure aspettare gli sviluppi della vicenda, tenendo in considerazione il rischio che il Paese sudamericano continui la lotta contro i creditori, il che comporterebbe rivedere il proprio investimento nuovamente quasi azzerato”. Norisk ha puntualizzato che la scelta dipende dal profilo di rischio dell’investitore.
GRECIA
L’agenzia Fitch ha confermato il rating sul debito sovrano della Grecia, fissato a “B”. Il giudizio conferma lo stato ellenico tra gli emittenti speculativi. Tuttavia gli esperti hanno peggiorato le prospettive sul rating, portandole da “stabili” a "negative" , in seguito all'incertezza della situazione politica nel paese.
PORTOGALLO
Il Portogallo ha collocato titoli di stato con scadenza a sei mesi per un ammontare complessivo di 300 milioni di euro, rispetto a una domanda di 781 milioni di euro. Il rapporto di copertura (rapporto tra ammontare richiesto e quantitativo offerto) si è attestato a 2,6, mentre il rendimento lordo offerto dal titolo è stato fissato allo 0,108%, in forte calo rispetto allo 0,243% dell’asta precedente per questa scadenza effettuata nel mese di luglio. Lo stesso Portogallo ha collocato titoli di stato con scadenza a dodici mesi per un ammontare complessivo di 940 milioni di euro, rispetto a una domanda di 1,87 miliardi. Il rapporto di copertura è stato di 1,99. Il rendimento lordo offerto dal titolo è stato fissato allo 0,221%, in calo rispetto allo 0,282% dell’asta precedente di dicembre.
WIND
Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore di venerdì 23 gennaio, Wind avrebbe creato una newco dove saranno conferite le 6mila torri di trasmissione messe in vendita dalla società telefonica. La nuova società di chiamerà Galata. L’obiettivo di Wind è quelli di vendere il 90% del capitale della newco, mentre il restante 10% resterà nelle mani del gruppo telefonico. Il quotidiano finanziario ha ricordato che sarebbero ancora quattro i soggetti interessati a rilevare le torri di trasmissione di Wind: si tratta di Ei Towers (controllata di Mediaset), degli spagnoli di Abertis, della cordata F2i-Providence e di American Tower. La società telefonica punterebbe a incassare uan cifra superiore ai 600-700 milioni di euro stimati.
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