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E ora l’Italia chiede all’Europa nuovi strumenti per crescita e lavoro (Corriere della Sera)

di Mauro Introzzi 14 lug 2015 ore 07:08 Le news sul tuo Smartphone

renzi2Il quotidiano, tra i pezzi che analizzano le conseguenze dell'accordo raggiunto tra Alexis Tsipras e i creditori di Atene, riporta anche le reazioni della classe dirigente italiana. Il premier Renzi ha evidenziato come si sia trovata una soluzione per Atene ma anche che ora, quello che manca, "è la soluzione per Bruxelles". Secondo il presidente del consiglio "hanno prevalso il buonsenso e la ragionevolezza, ma solo ai tempi supplementari". Ed ora "serve un salto di qualità, un’Europa concreta, capace di discutere di questioni vere, non solo di gestire emergenze e crisi, e passare nottate a discutere di dettagli". Sarà importante "investire sulla crescita", visto che "lo stiamo facendo poco".
Nel frattempo il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, durante la riunione dell’Eurogruppo, ha spinto per irrobustire l'Unione Europea ed è tornato a proporre nuovi strumenti di integrazione, come un Fondo europeo contro la disoccupazione. Padoan caldeggia inoltre strumenti di condivisione del rischio anche per la politica di bilancio.

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