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Obbligazioni ad alto rendimento: un comparto che offre valore

Dalla crisi finanziaria, molte società del comparto hanno ridotto il livello di indebitamento e aumentato la posizione di liquidità con il risultato di finanze in buono stato

di Redazione Soldionline 17 mag 2012 ore 14:04

A cura di James Tomlins, gestore dell’M&G European High Yield Bond

“Sono positivo sulle obbligazioni high yield: gli spread del credito high yield rimangno allettanti e sovracompensano per l’assuzione di rischio da parte degli investitori” afferma James Tomlins, gestore dell’M&G European High Yield Bond.

L’opinione ottimista del gestore si basa sui solidi bilanci di cui godono molte aziende emittenti obbligazioni high yield. Dalla crisi finanziaria, molte società del comparto hanno ridotto il livello di indebitamento e aumentato la posizione di liquidità con il risultato di finanze in buono stato. Il gestore ritiene pertanto che gli extra rendimenti offerti diano una ricompensa sufficiente al rischio che le emittenti non riescano a ripagare i propri debiti. 

Per fare un esempio, agli inizi di maggio, lo spread sulle obbligazioni europee ad alto rendimento era di 784 punti base stando all’indice Merrill Lynch Euro High Yield Constrained. Considerando un tasso di ripresa del 40%, ci sarebbe un tasso di default del 48% entro i prossimi cinque anni. Nella view di James, è improbabile che quasi la metà delle aziende al di sotto del livello investment grade vadano incontro al default da qui al 2017.


Tassi di default al di sotto della loro media storica

La posizione di Tomlins secondo cui il rischio di default implicito negli spread sulle obbligazioni high yield è eccessivo è stata sostenuta anche da una recente ricerca di Deutsche Bank. I dati, recentemente resi noti, mostrano che il tasso di default per le obbligazioni high yield dal 2007 è stato minore rispetto alle attese. Infatti, i default degli ultimi cinque anni – figli di una grave crisi finanziaria – sono stati comunque minori rispetto alla media storica dal 1970, quando fu stabilito il mercato high yield come lo conosciamo oggi.

Tomlins è d’accordo con il report di Deutsche Bank, secondo cui il massiccio intervento delle autorità finanziarie dal crollo di Lehman del 2008 ha aiutato a tenere sotto controllo i default delle aziende. Tuttavia, questi tassi di default relativamente bassi non si rispecchiano negli spread sui bond high yield. Anche se si sono contratti rispetto ai picchi raggiunti all’inizio del 2009, gli spread sono ancora ampi rispetto allo storico.

Questo ha guidato la decisione di aumentare il rischio credito del fondo M&G European High Yield Bond. Questa maggiore esposizione ha contribuito alla performance del fondo visto che gli spread si sono generalmente ristretti dal 2009.


Le obbligazioni con rating BB e B sono il miglior investimento

Il gestore continua a preferire i rating BB e B, che alla fine di aprile costituivano circa il 78% del portafoglio. Secondo Tomlins, gli spread sulle emissioni appartenenti a queste fasce di credito sono particolarmente interessanti. D’altro canto, il fondo ha un’esposizione relativamente bassa alle obbligazioni con rating CCC, pari a circa il 12%. Anche se Tomlins ha trovato alcune opportunità di investimento attraverso un’attenta selezione, nell’insieme crede che la ricompensa offerta dai bond con questo rating non sia sufficiente a garantire il rischio che verrebbe insieme a una maggiore esposizione a queste emissioni.

Parlando di settori, il gestore rimane focalizzato sui settori industriali più difensivi come quello delle aziende di telecomunicazioni, cable e di packaging. La sua opinione è che le aziende in certe parti d’Europa stanno affrontando un contesto economico difficile e quindi mantiene posizioni minime su aziende cicliche come produttori di beni di consumo e automobili.

Il gestore è convinto che per le obbligazioni high yield europee, in particolare BB e B, continueranno ad esserci tassi di default relativamente bassi. Tomlins ritiene che il mercato presenti alcune interessanti opportunità di investimento, tuttavia, il modo per evitare default all’interno del portafoglio, è una corretta stima del rischio. Secondo questa linea di pensiero, il gestore si avvale della preziosa esperienza del team di credit research in house, che stabilisce un proprio rating alle emissioni high yield su cui investe, in maniera indipendente rispetto a quello fissato dalle agenzie di rating.

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