NAVIGA IL SITO

Obbligazionario, le prospettive per i prossimi trimestri

Raiffeisen Capital Management evidenzia che il “tapering” della FED è molto rilevante perché rappresenta una possibile inversione di tendenza della politica monetaria statunitense

di Edoardo Fagnani 4 mar 2014 ore 13:42
Gli esperti di Raiffeisen Capital Management hanno fornito un aggiornamento sullo scenario di riferimento per il mercato obbligazionario.

Obbligazioni USA: I rendimenti delle obbligazioni calano nonostante l’avvio del "tapering" – la ripresa congiunturale rimane fragile
Gli esperti di Raiffeisen Capital Management hanno segnalato che il sentiment di rischio globale nettamente peggiorato ha portato, come spesso succede, alla fuga di molti investitori verso il “porto sicuro” dei titoli di stato statunitensi. Tuttavia, secondo gli strategist, la domanda si è scontrata con un mercato in cui la maggior parte degli operatori di mercato stava chiaramente scommettendo su rendimenti ancora in salita e che, di conseguenza, erano stati presi in contropiede.
Raiffeisen Capital Management evidenzia che il “tapering” della FED è molto rilevante perché rappresenta una possibile inversione di tendenza della politica monetaria statunitense. Quest'ultima, tuttavia rimane ancora molto espansiva e le riduzioni attuate finora hanno poco peso.
Secondo gli esperti, la congiuntura statunitense rimane tuttora relativamente robusta, ma si temono previsioni ancora una volta troppo ottimistiche.

Obbligazioni Europee: Congiuntura in leggero miglioramento – i giudici della Corte costituzionale tedesca parlano di superamento delle competenze della BCE
analisi_9Raiffeisen Capital Management ha evidenziato che la congiuntura nella zona euro continua a mostrare timidi segnali di ripresa, stimando che la crescita nel 2014 potrebbe assestarsi all’1% circa. Secondo gli esperti, il fattore di rischio più grande in questa prospettiva potrebbe essere un ulteriore rallentamento della crescita economica in Cina e in altri grandi paesi emergenti.
Raiffeisen Capital Management ritiene che sulla carta (dati sul PIL, deficit di bilancio, competitività relativa) si registra un miglioramento negli Stati periferici e in particolare in Irlanda. "C'è però da chiedersi se questa tendenza sia sostenibile, soprattutto se si guarda alla disoccupazione catastroficamente alta", hanno puntualizzato gli esperti.
Intanto, crescono le preoccupazioni circa una leggera deflazione in tutta la zona euro, anche se, secondo Raiffeisen Capital Management questo timore sembra esagerato. Gli esperti sono convinti che nella zona euro non è in vista alcun restringimento della politica monetaria, anzi, piuttosto un altro allentamento.

LEGGI ANCHE: Obbligazionario: 3 scenari per il 2014

Obbligazioni Giappone: poca attività – il successo di “Abenomics” rimane incerto
Guardando al mercato del Sol Levante, Raiffeisen Capital Management ha segnalato che da aprile 2013 la banca centrale del Giappone sta acquistando quantità elevate di titoli di Stato e altri strumenti finanziari e parallelamente il capo del governo Abe ha promesso ampie riforme economiche e misure per stimolare la congiuntura. "Se paragonato al tasso di crescita del PIL, il metodo sembra funzionare, ma il bilancio complessivo finora è tutt’altro che chiaro", hanno precisato gli esperti. L’avvenuta ripresa dell’economia è interessante rispetto ai dati molto deboli degli anni passati. Raiffeisen Capital Management ritiene che, per superare l’enorme problema dei debiti e del deficit del Giappone, nei prossimi anni sarebbero necessari dei tassi di crescita difficilmente realizzabili anche in condizioni estremamente ottimistiche.

Obbligazioni dei mercati emergenti: nuova ondata di vendite di obbligazioni in valuta locale; le obbligazioni in valuta forte sono ancora relativamente stabili
lente_6Secondo Raiffeisen Capital Management, dopo che nel secondo e terzo trimestre molte valute dei paesi emergenti sono state sotto pressione, verso la fine dell’anno è iniziata una stabilizzazione. Tuttavia, gli esperti ritengono che, con l’anno nuovo è seguita un’altra spinta verso il basso che ha colpito in modo particolarmente forte la lira turca. Inoltre, i problemi di politica interna dopo anni di stabilità politica relativamente alta e il disavanzo del conto corrente troppo alto costituiscono una miscela esplosiva che ha spinto sempre di più gli investitori stranieri a fuggire.
Raiffeisen Capital Management ritiene che, in ogni caso la maggior parte dei paesi emergenti dovrebbe essere in grado dal punto di vista finanziario di stabilizzare lentamente la propria valuta. "Al contrario, un indebolimento delle valute avrebbe come risultato un miglioramento delle partite correnti dei paesi in questione; in parte sono anche già riscontrabili", hanno precisato gli esperti. Raiffeisen Capital Management ha aggiunto che l’avvenuta stabilizzazione delle valute potrebbe attirare nuovi investimenti dall’estero verso le economie, anche se i nuovi investimenti esteri in azioni o obbligazioni per ora avverranno solo in modo molto selettivo. "Nel frattempo, per le obbligazioni di singoli paesi emergenti si presentano già delle combinazioni di rischio-rendimento attraenti, anche se sarebbe troppo presto puntare già a un’inversione di tendenza verso l’alto", hanno chiosato gli esperti.

LEGGI ANCHE: Meglio non chiudere le posizioni nell’obbligazionario degli emergenti
Tutte le ultime su: obbligazioni
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.