Nuova crisi per l'Europa?
Continuiamo ad attenderci un rafforzamento di dollaro statunitense e sterlina in considerazione delle prospettive di crescita relativa, mentre manteniamo una posizione short sull’euro
di Redazione Soldionline 11 set 2013 ore 11:30
Articolo a cura di Russ Oxley gestore di Ignis Asset Management
Prospettive rialziste per USA/UK, ribassiste per l’Europa: “Continuiamo ad attenderci un rafforzamento di dollaro statunitense e sterlina in considerazione delle prospettive di crescita relativa, mentre manteniamo una posizione short sull’euro in previsione di una perdurante crescita deludente in Europa e come copertura da ulteriori incertezze nell’Euro Zona. Riteniamo che la diminuzione degli stimoli globali, a fronte della riduzione graduale del programma di allentamento quantitativo da parte della Fed, creerà un periodo difficile per le altre economie globali, caratterizzato da aumenti dei tassi d’interesse reali globali. L’Europa potrebbe affrontare una nuova crisi e le eventuali risposte a livello politico potrebbero essere contenute nel breve termine, in previsione delle elezioni tedesche”.
Recessione della crescita in Cina: “Pur attendendoci un’attenuazione della crescita cinese a lungo termine, nel breve periodo siamo consapevoli che vi possa essere un periodo di dati positivi. Abbiamo pertanto ridotto il rischio su alcune delle nostre posizioni basate sul tema della recessione della crescita cinese e continuiamo a gestire la nostra posizione short sul dollaro australiano su base tattica. In un orizzonte di lungo termine, prevediamo ancora un rallentamento della crescita cinese, mentre l’abbandono della politica monetaria statunitense ultra-accomodante dovrebbe provocare un ulteriore indebolimento della valuta australiana.”
Posizione short sullo yen: “I cambiamenti politici in Giappone stanno traducendosi in una politica monetaria ultra-accomodante. Manteniamo una posizione short sullo yen in quanto le autorità giapponesi continuano a perseguire politiche destinate a indebolire la valuta del paese e a determinare un aumento dell’inflazione nazionale.”
Bassa inflazione: “Riteniamo che le pressioni inflazionistiche globali siano basse e siano destinate a rimanere tali mentre la crescita cinese rallenta e l’indebolimento dello yen giapponese esporta le pressioni disinflazionistiche nell’economia globale più ampia. Il comparto è orientato verso una posizione short sull’inflazione, con un focus sui mercati del Regno Unito, dove le stime di inflazione per i tassi forward a lungo termine superano il 4%.”
Prospettive rialziste per USA/UK, ribassiste per l’Europa: “Continuiamo ad attenderci un rafforzamento di dollaro statunitense e sterlina in considerazione delle prospettive di crescita relativa, mentre manteniamo una posizione short sull’euro in previsione di una perdurante crescita deludente in Europa e come copertura da ulteriori incertezze nell’Euro Zona. Riteniamo che la diminuzione degli stimoli globali, a fronte della riduzione graduale del programma di allentamento quantitativo da parte della Fed, creerà un periodo difficile per le altre economie globali, caratterizzato da aumenti dei tassi d’interesse reali globali. L’Europa potrebbe affrontare una nuova crisi e le eventuali risposte a livello politico potrebbero essere contenute nel breve termine, in previsione delle elezioni tedesche”.
Recessione della crescita in Cina: “Pur attendendoci un’attenuazione della crescita cinese a lungo termine, nel breve periodo siamo consapevoli che vi possa essere un periodo di dati positivi. Abbiamo pertanto ridotto il rischio su alcune delle nostre posizioni basate sul tema della recessione della crescita cinese e continuiamo a gestire la nostra posizione short sul dollaro australiano su base tattica. In un orizzonte di lungo termine, prevediamo ancora un rallentamento della crescita cinese, mentre l’abbandono della politica monetaria statunitense ultra-accomodante dovrebbe provocare un ulteriore indebolimento della valuta australiana.”
Posizione short sullo yen: “I cambiamenti politici in Giappone stanno traducendosi in una politica monetaria ultra-accomodante. Manteniamo una posizione short sullo yen in quanto le autorità giapponesi continuano a perseguire politiche destinate a indebolire la valuta del paese e a determinare un aumento dell’inflazione nazionale.”
Bassa inflazione: “Riteniamo che le pressioni inflazionistiche globali siano basse e siano destinate a rimanere tali mentre la crescita cinese rallenta e l’indebolimento dello yen giapponese esporta le pressioni disinflazionistiche nell’economia globale più ampia. Il comparto è orientato verso una posizione short sull’inflazione, con un focus sui mercati del Regno Unito, dove le stime di inflazione per i tassi forward a lungo termine superano il 4%.”
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