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Rassegna stampa economico-finanziaria del 26 novembre 2018

di Mauro Introzzi 26 nov 2018 ore 07:37 Le news sul tuo Smartphone

PIR, rendimenti ancora in discesa (Plus - Il Sole24Ore)

L'inserto settimanale del quotidiano economico, in edicola lo scorso sabato, ha fatto il punto della situazione sulle performance dei fondi PIR, i piani individuali di risparmio introdotti dalla legge di bilancio 2017. La raccolta del comparto ha toccato ad ottobre i 16,2 milioni, in calo rispetto ai 96 stimati nel mese di settembre.

Secondo quanto riporta Plus, con questo risultato "l’incasso del segmento dei PIR da inizio anno si è attestato in totale a 4,3 miliardi". Tra i singoli prodotti, quelli che hanno raccolto di più "sono stati due fondi della scuderia Mediolanum, il Flessibile Futuro Italia e Flessibile Sviluppo Italia che hanno incassato rispettivamente 16,1 e 6,8 milioni".

In discesa ancora, invece, i rendimenti degli strumenti in questione.

 

Apple: questa Mela è un affare? (Milano Finanza)

Il settimanale finanziario ha messo sotto la lente Apple, che dall'inizio del mese di ottobre ha perso in borsa circa il 20%.

La società sta cambiando pelle. La sua strategia è quella di puntare "a far crescere il prezzo medio dei dispositivi per compensare un mercato in rallentamento". L'andamento dell'ultimo trimestre rappresenta una prova del fatto che "l'iPhone, pur restando centrale nell’ecosistema della Mela, non è più l’unica architrave del bilancio".

Milano Finanza mette infine in evidenza che tra quelli che hanno approfittato del calo del titolo a Wall Street c'è Warren Buffett, che ha acquistato altre 523mila azioni del colosso di Cupertino. Il finanziere ha così incrementato il valore totale della sua quota fino a 57 miliardi di dollari (ai prezzi del 30 settembre).

 

Il nodo investimenti sul futuro di Tim (L'Economia - Corriere della Sera)

Sono diverse le sfide per il futuro che deve affrontare Luigi Gubitosi, il nuovo amministratore delegato di Tim.

Il settimanale l'Economia del Corriere della Sera sottolinea che il fondo americano Elliott, uno dei principali azionisti del gruppo, ha in mente, insieme a Gubitosi, progetti di innovazione. Uno di questi prevede lo scorporo della vecchia rete privata per cederla alla società pubblica a un prezzo più alto del suo valore oggettivo.

Tuttavia l'azione potrebbe essere tutt'altro che semplice soprattutto perché, si legge nell'articolo, Vivendi negli ultimi due anni aveva intrapreso un progetto di rinnovamento dell'apparato tecnico, che se dovesse proseguire bloccherebbe ogni trattativa di trasferimento.

 

Svolta sulla manovra: cade il tabù del 2,4%, ma è scontro nel governo (La Repubblica)

All'indomani dell'incontro tra il premier Conte e il presidente della Commissione Europea Juncker, si legge sulla Repubblica, c'è stato un evidente avvicinamento tra Roma e Bruxelles, che ha fatto sì che i ministri Salvini e Di Maio affermassero la possibilità di una riduzione della soglia del defici sul Pil, attualmente indicata al 2,4%.

"Le riforme restano ma no allo scontro con l’Ue, noi non difendiamo numerini ma i cittadini": con quest'affermazione Di Maio ha fatto sapere che accanto alla linea di moderazione con l'Europa non ha comunque accantonato le promesse fatte in campagna elettorale.

Le misure comunque, secondo i calcoli del Ministero delle Finanze, slitterebbero ad aprile, permettendo un taglio tra 1,5 e 1,8 miliardi di euro per il reddito di cittadinanza e le pensioni a quota 100.

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