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Rassegna stampa economico-finanziaria del 15 ottobre 2018

di Mauro Introzzi 15 ott 2018 ore 08:32 Le news sul tuo Smartphone

Lo scudo dei corporate bond al caro spread (Plus - Il Sole24Ore)

L'inserto settimanale del quotidiano economico analizza l'effetto dello spread sulle obbligazioni corporate. Secondo quanto riportato da Plus in edicola lo scorso sabato "le obbligazioni delle aziende italiane hanno mostrato buoni anticorpi contro il rischio-Italia”. Finora, quindi, l'aumento del differenziale con il Bund tedesco non ha avuto grandi impatti sui bond societari. Ma cosa potrebbe succedere se lo spread arrivasse a 400 punti?

Plus riprende le stime formulate da CFO Sim, secondo cui "l’obbligazione a 10 anni di Telecom Italia - che adesso rende come il BTp - andrebbe al 4% (+11%); rispetto ai valori registrati a fine settembre, a seguito dell’annuncio del rapporto deficit/Pil al 2,4%, il tasso dell’Eni di pari scadenza si alzerebbe dal 2% al 2,25% (+12,5%); l’emissione di Enel dal 2,15% al 2,55% (+18,6%); quella di Atlantia dal 2,95% al 3,35% (+13,6%).

 

Quanti nodi per EXOR (Milano Finanza)

Il settimanale finanziario ha messo sotto la lente EXOR, la holding della famiglia Agnelli. Milano Finanza si chiede se il numero uno della società, John Elkann riuscirà a pilotare il gruppo senza più il prezioso aiuto di Sergio Marchionne. Ed evidenzia che un'operazione di integrazione di Fiat Chrysler Automobiles rimane in alto mare, mentre i profitti del colosso delle riassicurazioni PartnerRe sono in contrazione. Insomma, "la redditività della holding, su cui prospera la folta famiglia Agnelli-Elkann, pare meno granitica".

Milano Finanza scrive poi che se FCA dovesse davvero lasciare il gruppo "il volto di Exor cambierà inevitabilmente, perdendo quegli ultimi connotati di pesantezza industriale e avviandosi verso una maggiore libertà nell’interpretare il suo autentico ruolo: quello di una holding la cui principale missione è tutelare gli interessi della famiglia Agnelli".

 

Wall Street ha il mal di Treasury (L'Economia - Corriere della Sera)

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che la Fed sarebbe "impazzita". Il numero uno della Casa Bianca ha così commentato l'arrivo dei tassi al 2,13%. La notizia è riportata dal settimanale del Corriere della Sera, l'Economia.

L'aumento dei rendimenti obbligazionari ha avuto riflessi negativi sulla borsa. In realtà, si legge nell'articolo, le cause che avrebbero fatto scendere la borsa americana già si intravedevano, ma "l'ostinata esuberanza di mercato ha impedito di avvertirla".

L'Economia ricorda che nel momento in cui il tasso dei decennali americani, ossia i Treasury, supera la soglia critica del 3,5% la borsa solitamente scende.

 

MPS, Bluebell attacca anche Morelli e chiede al Governo di cambiare il cda (Affari & Finanza - La Repubblica)

Il settimanale di Repubblica, Affari & Finanza, si è occupata del caso che riguarda Monte dei Paschi di Siena. La Bluebell Partners di Londra, un piccolo azionista dell'istituto, recentemente si è opposta in tribunale alla richiesta dei pm di archiviazione di Profumo e Viola, ottenendo invece per quest'ultimi un rinvio a giudizio con l'accusa di non aver contabilizzato correttamente le perdite relative ai prodotti derivati Alexandira e Santorini.

Bluebell appare inarrestabile, e recentemente ha intrecciato rapporti con l'esecutivo. Forte di questo, la società ha lanciato una serie di accuse nei confronti del nuovo amministratore delegato Morelli, al fine di trarre la nomina di un nuovo consiglio e di promuovere un'azione di responsabilità contro Profumo e Viola.

La risposta di Morelli non si è fatta attendere, si legge sul settimanale, e l'amministratore delegato ha fatto intendere che l'azione di responsabilità potrebbe essere attivata in caso di condanna di Profumo e Viola.

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