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Rassegna stampa economico-finanziaria del 14 settembre 2018

di Mauro Introzzi 14 set 2018 ore 07:50 Le news sul tuo Smartphone

Astaldi, JP Morgan vicina all’addio: senza aumento in bilico tutto il piano (Il Sole24Ore)

Secondo quanto scrive il quotidiano economico l’aumento di capitale di Astaldi, che prevede un rafforzamento patrimoniale da 2 miliardi di euro, sarebbe in bilico. Non si sarebbero infatti ancora “concretizzate le condizioni per dare il via all’iniezione di liquidità”. Tanto che, secondo quanto scrive Il Sole24Ore, JP Morgan (il sole global coordinator dell’aumento di capitale) potrebbe sfilarsi dalla partita. Lo prevede l’accordo firmato la primavera scorsa, in cui “Astaldi e JP Morgan avevano subordinato la garanzia dell’istituto al verificarsi di alcune condizioni e queste, era l’impegno, si dovevano materializzare entro la fine di settembre”.

 

Draghi non fa sconti all’Italia (MF)

Il quotidiano finanziario rilancia le parole pronunciate ieri, a margine della riunione del consiglio direttivo della BCE da Mario Draghi. Il numero uno dell’istituto di Francoforte ha evidenziato che l’eurotower è interessata solo alla stabilità dei prezzi e non a finanziare i deficit pubblici. Draghi ha poi indicato che dal governo italiano ci si aspetta ora dei fatti dopo che “le parole hanno già fatto danni a famiglie e imprese”.

Secondo il Corriere della Sera in questo modo “Draghi ha lanciato un chiaro avviso a chi pensa in Italia che dalla Bce possa arrivare un aiuto al debito del Paese attraverso il prolungamento degli acquisti di titoli di Stato nel quantitative easing”.

 

Lo strappo alla Consob, Nava si dimette (Corriere della Sera)

Il presidente della Consob Mario Nava, ha rassegnato le proprie dimissioni. Sul Corriere della Sera si legge che la motivazione è stata unicamente politica, avendo Lega e M5s recriminato "l'incompatibilità tra l'incarico settennale alla guida dell’Autorità indipendente e il ruolo negli uffici tecnici della Ue".

In attesa che il Capo dello Stato, su indicazione del governo, nomini un successore, la presidenza sarà assunta dalla professoressa Anna Genovese, "che aveva già gestito il passaggio di consegne tra Giuseppe Vegas e lo stesso Nava".

Il quotidiano riporta anche che il successore di Nava potrebbe essere Francesco Greco.

 

Turchia, tassi al 24% la banca centrale difende la lira e sfida Erdogan (La Repubblica)

La lira turca, riferisce La Repubblica di oggi, torna a farsi strada tra i mercati grazie alla Banca centrale che alza i tassi di interesse, opponendosi alla politica di Erdogan. Il Governatore Metin Cetinkaya ha infatti deciso di alzare i tassi dal 17,75% al ​​24 per fermare la corsa ai prezzi. Una misura superiore alle attese in quanto gli analisti si aspettavano il 21-22%.

I mercati hanno premiato il governatore e la lira ha recuperato il 3,7% portandosi a 6,18 sul dollaro. La borsa di Istanbul ha guadagnato il 2,45%. Gli investitori hanno accolto favorevolmente la mossa, che sta incoraggiando la Turchia a recuperare una certa credibilità.

Tuttavia, Erdogan continua a vedere l'inflazione come un effetto dei tassi di interesse e non il contrario. Inoltre, ha assunto la direzione del Fondo sovrano di Ankara due giorni fa, nominando il genero Albayrak presidente esecutivo. Un'ulteriore forma di accentramento operata da Erdogan è stata l'introduzione della lira turca quale unica moneta per i contratti di acquisto di edifici e veicoli.

Il Sultano ha rafforzato le sue relazioni con alcuni paesi arabi, soprattutto in Qatar, che più volte nel mese di agosto è intervenuto per risollevare l'economia turca, garantedo investimenti per un valore di 15 miliardi di dollari.

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