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Rassegna stampa economica del 5 gennaio 2016

di Mauro Introzzi 5 gen 2016 ore 07:47 Le news sul tuo Smartphone

Ansaldo, parte a vuoto l’Opa Hitachi (Il Sole24Ore)
Il quotidiano economico scrive che  nel giorno di avvio dell’Offerta pubblica di acquisto obbligatoria di Hitachi sul 60% di Ansaldo Sts il prezzo delle azioni della società ferroviaria in Borsa è rimasto sopra i 9,50 euro (il prezzo di Opa). E Borsa Italiana ha comunicato che una sola azione di è stata consegnata all’Opa.
Ala base di questa partenza una feroce guerra sul prezzo, che tiene banco ed è destinata ad inasprirsi almeno finché la Consob non prenderà finalmente una decisione. L'ente di Vegas deve infatti decidere se confermare i 9,5 euro proposti da Hitachi oppure alzare il prezzo, come richiesto da due soci di minoranza, Amber e Bluebell Partners. La Consob si pronuncerà prima della chiusura dell'Offerta, fissata per il 5 febbraio.

Perché il bail-in è solo un autogol (MF)

Il quotidiano riporta un parere contrario sulla validità del bail in, il meccanismo di salvataggio interno che verrà applicato agli istituti in difficoltà dopo l'introduzione delle ultime direttive comunitarie in materia bancaria. Una serie di norme che secondo Bankitalia consentiranno di gestire le crisi in modo ordinato ma che in realtà servono soltanto a spostare le responsabilità dei dissesti dalle autorità italiane ed europee ai piccoli risparmiatori. Le ultime dichiarazioni di Via Nazionale presuppongono infatti che 1. le gestioni delle crisi precedenti fossero meno ordinate, in sostanza una critica che la Banca d'Italia rivolge a se stessa; 2. i nuovi strumenti saranno più efficaci di quelli usati in passato; 3. le risorse proverranno dal settore privato; 4. gli effetti negativi delle crisi sul sistema economico verranno ridotti; 5. i contribuenti non subiranno più il costo dei salvataggi bancari.
Ma secondo l'articolo di MF nessuno degli effetti indicati dalla Banca d'Italia ha solidi fondamenti.

L’effetto Draghi taglia il deficit di 15 miliardi (Corriere della Sera)

Il quotidiano mette in evidenza quanto abbia inciso l'azione della Banca Centrale Europea sui conti italiani. A livello di deficit l'azione dell'istituto guidato da Mario Draghi vale circa 15 miliardi di euro: il fabbisogno dell’anno scorso è stato pari a 60 miliardi, 15 in meno rispetto al 2014, grazie a maggiori incassi fiscali - sottolinea una nota del Tesoro - e a minori interessi sul debito pubblico, nonostante una maggior spesa per le pensioni (dopo la Consulta) e maggiori rimborsi fiscali.
Nel frattempo il Governo prepara la prima infornata di provvedimenti per attuare la riforma della pubblica amministrazione: il codice digitale, che permetterà ai cittadini di dialogare con lo Stato con la posta elettronica, la riforma della conferenza dei servizi, che renderà più veloci e trasparenti le autorizzazioni pubbliche, l’accorpamento della Forestale nei Carabinieri, le nuove norme per la nomina dei dirigenti delle Asl, la dismissione delle partecipate degli enti locali.

Gli Usa fanno causa a Volkswagen per le emissioni truccate (La Repubblica)

Secondo quanto riporta il quotidiano gli Usa ha fatto causa a Volkswagen per lo scandalo delle emessioni diesel truccate: il Dipartimento di giustizia ha citato in giudizio il costruttore tedesco, insieme a Audi e Porsche, per avere violato il “Clean air act”. Con la causa legale davanti al giudice civile, il governo Usa punta a imporre una pena pecuniaria di miliardi di dollari, fino a 19 miliardi, ma gli analisti hanno stimato che lo scandalo possa avere un costo complessivo fino a 30 miliardi di euro tra multe, cause legali e riparazioni di veicoli truccati. Il gruppo tedesco ha truccato milioni di veicoli in Usa e nel mondo in modo tale che nei test da laboratorio le emissioni risultassero più basse di quanto invece registrato su strada.
Da parte sua Volkswagen ha assicurato in una nota che continuerà a collaborare con le autorità Usa.

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