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Rassegna stampa economica del 29 giugno 2017

di Mauro Introzzi 29 giu 2017 ore 06:46 Le news sul tuo Smartphone

Banche, 70 miliardi di sofferenze fuori dai bilanci (Il Sole24Ore)

Il quotidiano economico scrive, in un pezzo a firma di Luca Davi e Marco Ferrando, che con le operazioni già messe in cantiere dalle principali banche italiane usciranno dai bilanci di queste ultime crediti deteriorati per almeno 70 miliardi di euro su un totale di circa 320 miliardi.

Il quotidiano mette in fila tutti i progetti in cantiere, a partire da quello denominato Fino, di Unicredit, che porterà fuori dallo stato patrimoniale del gruppo guidato da Mustier circa 18 miliardi di euro di npl e passando per la cartalorizzazione, da parte di Atlante 2, di 26 miliardi di sofferenze di Monte dei Paschi di Siena e la sistemazione di altri 18 miliardi di euro di crediti dubbi delle banche popolari.

“Accanto a queste maxi operazioni - ricorda il Sole24Ore - ve ne sono però altre in cantiere”. Come quella della Rev, la bad bank che in pancia circa 10 miliardi di euro lordi in arrivo dalle vecchie Banca Marche, Etruria, Carife e Carichieti. O la dismissione di circa 2,5 miliardi stimati lordi appartenenti a CariCesena, Rimini e San Miniato. O quella di Carige, che ha appena dato il via libera alla cessione di 950 milioni di Npl ma già deve pensare alla dismissione di altri 2,4 miliardi di deteriorati.

Poi tagli minori, come quelli di IntesaSanpaolo, Creval e BancoBPM.

 

Banche venete, alla bad bank servono partner (MF)

Il quotidiano finanziario scrive che nell’ambito del salvataggio della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca il compito della Società Gestione Attivi (Sga), ossia il veicolo che dovrà occuparsi del recupero dei crediti deteriorati e dalla vendita di partecipazioni, sarà cruciale. Dalla sua attività il Governo conta di incassare fino a 11,6 miliardi, per recuperare i 5 miliardi di esborso nei confronti di IntesaSanpaolo. La società, che ha gestito tra il 1996 e il 2016 i crediti del Banco di Napoli, potrebbe però aver bisogno di stringere alleanze con soggetti attivi sugli npl e potrebbe quindi - secondo il quotidiano - guardare al mondo dei servicer.

 

Vestager: ‘banche, lo Stato italiano spende 5 miliardi in meno’ (Corriere della Sera)

Il Corriere della Sera riporta le parole di Margrethe Vestager, la commissario Ue per la Concorrenza, sul salvataggio delle banche venete. La politica danese ha spiegato agli altri membri della Commissione europea la ratio del suo ok all’operazione e - quindi - all’intervento dello Stato e di IntesaSanpaolo. Secondo la Vestager l’applicazione della normativa Ue, che tramite il burden sharing coinvolge gli investitori privati nelle perdite, avrebbe consentito un risparmio di oltre 5 miliardi nell’esborso di denaro pubblico.

Il Corriere indica che nella riunione settimanale della Commissione le critiche sono arrivate principalmente dai commissari più rigoristi, come il finlandese Jyrki Katainen e il tedesco Gunther Oettinger. I due hanno rilanciato i dubbi su una applicazione troppo morbida dell’attribuzione delle perdite agli azionisti e agli obbligazionisti privati. 

 

Accordo in Europa: bad bank nazionali per i crediti deteriorati (La Repubblica)

Secondo quanto scrive La Repubblica, l’Ecofin potrebbe, il prossimo 11 luglio, “varare un modello universale di Bad Bank che poi i governi nazionali potranno scegliere di mettere in pratica per smaltire i quasi mille miliardi di Non performing loans (Npl) che zavorrano il sistema del credito e l’economia dell’Unione”. 

Il quotidiano spiega che il tavolo dei ministri finanziari europei proporrà un modello che chiarirà principi, soglie, governance e regole per la valutazione degli asset, e modus operandi dei contenitori per i crediti non performanti. Questi contenitori potranno essere privati o di emanazione pubblica. In questo secondo caso Bruxelles traccerà le condizioni con cui i governi, che si dovranno comportare da operatore di mercato, saranno tenuti a comportarsi per non violare le regole Ue sugli aiuti di Stato.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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