NAVIGA IL SITO

Notizie economiche dalla stampa del 23 gennaio 2018

di Mauro Introzzi 23 gen 2018 ore 08:00 Le news sul tuo Smartphone

La scommessa persa (per ora) da Brigdewater (Il Sole24Ore)

Il quotidiano economico ricorda che a inizio ottobre l’hedge fund americano Bridgewater aveva aperto posizioni al ribasso per 1,3 miliardi contro l’Italia. Secondo quanto indicato dai maggiori media internazionali si trattò “della più ampia scommessa mai fatta in Europa da Bridgewater”. Il Sole24Ore ricorda che “nel mirino finirono dieci società, tutte con quote comprese tra lo 0,5 e lo 0,6% del capitale, tra quelle a maggiore capitalizzazione e liquidità trattate alla Borsa Italiana: IntesaSanpaolo, UniCredit, Generali, Banco Bpm, Bper, Ubi Banca, Azimut nel settore finanziario; Eni ed Enel tra quelle del settore energia, Prysmian tra quelle industriali”.

Il quotidiano calcola che oggi, a un centinaio di giorni da quella scommessa, risulta che il fondo Usa sia in perdita tra i 40 e i 50 milioni di dollari.

 

Sofferenze, UBI Banca apre alle cessioni (MF)

Il quotidiano finanziario scrive che UBI Banca starebbe studiando una vendita di crediti non performanti pari ad almeno un miliardo lordo. Se questa idea fosse verificata si tratterebbe di un profondo cambio di approccio da parte dell’istituto guidato da Victor Massiah che finora ha preferito gestire internamente i propri crediti deteriorati.

Il management è focalizzato però a non distruggere valore in un’operazione di cessione.

Secondo MF “la manovra rientrerebbe comunque nella dialettica in corso con l’autorità di vigilanza, iniziata l’anno scorso con la presentazione dell’action plan sugli npl”.


Scatta l’opa di Richemont su tutta Ynap. Marchetti: resterà autonoma e italiana (Corriere della Sera)

Il quotidiano descrive il lancio dell’offerta pubblica di acquisto amichevole di 2,7 miliardi di euro lanciata dal gruppo elvetico Richemont per salire al 100% di YOOX Net-a-Porter.

Il Corriere della Sera scrive che “Federico Marchetti, azionista con il 3,9% delle quote (ma con il 5,7% delle azioni con diritto di voto), si è impegnato irrevocabilmente a consegnare i suoi titoli a Richemont”. Il manager, da quanto si apprende, rimarrà amministratore delegato della società. Secondo le sue parole YNAP £continuerà ad essere gestita come società distinta, garantendo la neutralità della piattaforma per tutti i marchi del lusso”. La sede, infine, “rimarrà in Italia”.

 

Váradi (Wizz Air): Alitalia ci interessa ma soltanto sui voli a corto raggio (La Repubblica)

Il quotidiano ha intervistato József Váradi, numero uno di Wizz Air. La compagnia è la quarta low cost del Continente europeo con 28,2 milioni di passeggeri e punta al sorpasso del concorrente Norwegian.

Secondo il manager a Wizz Air interessa Alitalia “ma solo per ciò che riguarda il breve e il medio raggio”. Il resto, secondo quando scrive il quotidiano, “non sarebbe coerente con la filosofia di crescita della linea aerea ungherese che oggi conta su un network fatto di 145 destinazioni servite da 88 aerei e 3.700 dipendenti (un terzo di Alitalia) e che prepara l’allargamento del proprio network a Ovest dopo aver creato 28 basi (ovvero aerei e personale) in 16 Paesi grazie a ordini monstre in arrivo, per 110 Airbus cui se ne aggiungeranno altri 146 dal 2022 in poi”.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
Tutte le ultime su: rassegna stampa