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Rassegna stampa economica del 14 ottobre 2016

di Mauro Introzzi 14 ott 2016 ore 07:25 Le news sul tuo Smartphone

Unicredit, dopo Fineco occhi su Pekao (Il Sole24Ore)

Il quotidiano economico mette sotto la lente Unicredit, che dopo aver collocato il 20% di Fineco incassando 550 milioni di euro potrebbe decidere di valorizzare entro dicembre la controllata polacca Pekao. Proprio a dicembre è prevista la presentazione del nuovo piano industriale, che svelerà il modello di business ideato in questi mesi da Jean Pierre Mustier e con esso il perimetro societario di cui avrà bisogno il gruppo per estrarne tutto il valore. 

Con l’operazione di ieri Unicredit rimane con il 35% di Fineco, quanto basta a controllare e consolidare la banca multicanale, e nei fatti la toglie dagli oggetti in vendita. 

Per lo più positivi i commenti degli analisti.

 

Eni, primi barili dal Kashagan (MF)

Il quotidiano finanziario riporta che dopo un lungo stop riparte la produzione di petrolio nel maxi-giacimento kazako  del Kashagan. Da sito, più in particolare da 4 pozzi, si stanno estraendo intorno ai 90mila barili di petrolio al giorno ma da qui a qualche settimana, tra novembre e dicembre, si dovrebbe arrivare a estrarre tra i 150 e i 180 mila barili, il 30% in meno rispetto alle stime, pari a 230 mila barili al giorno.

MF ricorda che il campo di Kashagan, scoperto nel 2000, vede impegnata la compagnia petrolifera italiana con una quota del 16,8%, assieme a China National Petroleum, Exxon, Royal Dutch Shell, Total, Inpex e alla kazaka KazMunaiGas. Gli investimenti lordi totali per il momento ammontano a 50 miliardi di dollari. 

 

Mps, primo confronto sul piano industriale (Corriere della Sera)

Il Corriere della Sera ricorda che oggi il consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi di Siena esaminerà le linee guida del piano industriale e la relazione sui requisiti dell’amministratore delegato Marco Morelli.

Il piano è un passaggio chiave per il varo dell’aumento di capitale del Monte, che potrebbe arrivare fino a 5 miliardi, previsto per fine dicembre. Ci sarebbero, secondo il Corriere della Sera, ancora diversi tasselli da mettere in ordine come il nodo della conversione volontaria dei bond subordinati.

Per quanto riguarda i requisiti per la nomina ad amministratore delegato di Marco Morelli rischi non sembrano essercene. La sanzione della Banca d’Italia per l’operazione «Fresh» fatta dal Montepaschi nel 2008 quando il manager era vicedirettore generale, è finita in un filone del processo penale nel quale però la posizione del banchiere è stata archiviata.

 

Per Unicredit tentazione maxi aumento (La Repubblica)

Il quotidiano scrive dell’aumento di capitale di Unicredit. Secondo La Repubblica dopo i sondaggi positivi con gli investitori l’amministratore delegato Jean Pierre Mustier starebbe meditando di elevare fino a 13 miliardi la richiesta di fondi che dovrebbe partire il prossimo mese di febbraio. La Repubblica cita le parole di banchiere d’affari che conosce bene il nuovo numero uno dell’istituto: “quando c’è denaro in giro è meglio fare di più che fare di meno”.

Tre sarebbero i motivi che stanno inducendo Unicredt a fare in grande: i sondaggi positivi con gli investitori. Il secondo motivo riguarda le cessioni in cantiere: Mustier non vuole che la fretta lo trasformi in cattivo venditore. Il terzo argomento di Mustier riguarda le continue richieste di patrimonio della Bce.

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