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Rassegna stampa economica del 13 aprile 2016

di Mauro Introzzi 13 apr 2016 ore 07:15 Le news sul tuo Smartphone

Ops su Rcs, Cairo dà il via agli incontri con le banche (Il Sole24Ore)

Il quotidiano economico scrive che Cairo incontrerà presto le banche esposte su RcsMediagroup. Il via libera da parte del pool creditizio alle condizioni imposte da Cairo Communication nell’offerta pubblica di scambio annunciata la scorsa settimana è una condizione dirimente per la riuscita dell’offerta. Non a caso l’Ops è subordinata, all’assunzione, da parte del pool che vanta crediti per 423,6 milioni, dell’impegno a rinunciare al rimborso anticipato dei prestiti in conseguenza del cambio di controllo in Rcs e di una moratoria sul debito fino alla data di approvazione del bilancio 2017. 

Tra le banche UBI Banca si è detta di essere aperta al confronto, mentre altri banchieri avrebbero contattato Cairo per capire le implicazioni sul debito della sua iniziativa che si propone di rafforzare il profilo economico-finanziario di Rcs accelerandone il processo di ristrutturazione e rilancio. 

 

Bpvi e Veneto messe in sicurezza (MF)

Il quotidiano scrive che il fondo Atlante assicurerà il buon esito degli aumenti di capitale delle due banche venete. Nell’ambito dell’operazione della Popolare di Vicenza da 1,75 miliardi, Atlante agirà con il ruolo di garante di ultima istanza (back stop facility) e potrebbe ritrovarsi con una partecipazione di maggioranza nell'istituto veneto. Se questa eventualità dovesse concretizzarsi il fondo Atlante, che ha un orizzonte di investimento di cinque anni (più eventuali altri tre), agirà con le logiche tipiche dei private equity, puntando a valorizzare il proprio investimento favorendo il tournaround della banca acquisita e cercando una strategia di exit anche attraverso la successiva cessione dell'istituto risanato, nell'ambito del processo di consolidamento del sistema in Italia.

Nel caso di Veneto Banca, invece, l'impegno di Atlante potrebbe essere inferiore, grazie a una domanda da parte della componente retail che sembra essere maggiore. 

 

Banche, il piano del fondo Atlante. Sofferenze giù di 80 miliardi (Corriere della Sera)

Il quotidiano riporta quali saranno le prime mosse del fondo Atlante. Per sostenere gli aumento di capitale della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca dovrà dotarsi di almeno 3 miliardi entro il prossimo 28 aprile, così da intervenire dell’operazione dell’istituto vicentino.

Ma l’obiettivo di medio-lungo termine è l’abbattimento di circa 80 miliardi lordi di crediti in sofferenza nei bilanci delle banche, su un totale di 200 circa a livello di sistema. Il meccanismo individuato è l’acquisto della parte più a rischio («junior») di queste sofferenze, dopo che siano state cartolarizzate. A questo scopo dovrebbero essere destinati circa 3-4 miliardi, ma potrebbero anche essere di più in base a quanto resterà dopo gli aumenti di capitale. In più, secondo alcune fonti, Atlante potrà anche indebitarsi.

Per una banca, poter vendere anche le tranche «junior» delle sofferenze (oltre che quelle «senior», richieste dal mercato), significa fare uscire completamente i crediti in sofferenza dai bilanci. 

 

Weidmann a sorpresa difende Draghi contro Schaeuble (La Repubblica)

Il quotidiano scrive che Jens Weidmann, numero uno della Bundesbank e alto esponente della Bce, ha difeso ieri Mario Draghi, sostenendo in un’intervista al Financial Times che non è inusuale che i politici abbiano opinioni sulla politica monetaria», ma che «noi siamo indipendenti. Perciò si è spinto persino oltre, rivolgendo una critica esplicita a un dibattito, in Germania, ossessionato dal tema degli effetti dei tassi nulli sui risparmi: la discussione non si focalizza abbastanza sulle conseguenze macroeconomiche più ampie della politica monetaria, ha detto, aggiungendo che le persone non sono solo risparmiatori: sono anche impiegati, contribuenti e debitori, e in quanto tali beneficiano dei bassi tassi.

L’intervento di ieri arriva dopo un fine settimana di bordate crescenti, inaugurato da una dichiarazione durissima del ministro delle Finanze Schaeuble.

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