NAVIGA IL SITO

Niente delisting per Parmalat

I vertici di Lactalis hanno precisato che al momento non è allo studio il delisting di Parmalat. Intanto, la società alimentare punta a ottenere una riduzione del prezzo di acquisto di LAG

di Edoardo Fagnani 8 mar 2013 ore 11:59

Parmalat
I vertici di Lactalis Group hanno precisato che al momento non è allo studio il delisting di Parmalat. Il management del gruppo francese ha precisato che un’operazione del genere non è stata neppure presa in considerazione. 
Parmalat ha comunicato che il comitato per il controllo interno, la gestione dei rischi e la corporate governance della società ha confermato l’intenzione di far valere, oltre ai diritti derivanti dall’esito delle verifiche in corso, i diritti di ottenere una riduzione del prezzo di acquisto di LAG nei casi previsti di differenza tra le spese di marketing consuntivate rispetto a quelle di budget. La società italiana ha precisato che il margine operativo lordo pro-forma delle società e attività acquistate da Parmalat, calcolato sulla base dei dati di bilancio che hanno formato oggetto di revisione da parte di Ernst&Young, è pari, a fine 2012, a 96,05 milioni di dollari. Si tratta di un importo superiore rispetto ai 95,2 milioni preventivati nel budget 2012 di LAG.
Tuttavia, secondo il procuratore capo del tribunale di Parma, Gerardo Laguardia, il contratto di acquisto di LAG non conterrebbe alcuna clausola di rimodulazione automatica del prezzo.
Secondo alcune indiscrezioni di stampa, il Tribunale del riesame di Bologna avrebbe concesso gli arresti domiciliari all’ex numero uno di Parmalat, Calisto Tanzi.

Alitalia
Secondo quanto scritto su Milano Finanza, il management di Alitalia starebbe elaborando un nuovo piano industriale, focalizzato sul contenimento dei costi e sullo stop ad alcuni investimenti. Inoltre, i vertici della compagnia aera rivedranno la stima di crescita dei ricavi, che dovrebbe essere ridotta dal 15% al 5%. Resta ancora da capire, invece, quanto Alitalia riuscirà a incassare dal prestito finanziario accordato dai soci per un ammontare massimo di 150 milioni di euro.
MF di mercoledì 6 marzo ha riportato la notizia che Alitalia sta ufficialmente cercando il nuovo amministratore delegato, dopo le dimissioni di Andrea Ragnetti.

Seat Pagine Gialle
Seat Pagine Gialle ha comunicato che il Tribunale di Torino ha concesso alla società un termine di 120 giorni per la presentazione della proposta di concordato preventivo e del relativo piano. Il termine decorre per Seat Pagine Gialle dal 13 febbraio scorso, data di pubblicazione presso il Registro delle Imprese del ricorso per l'ammissione della società alla procedura di concordato.


Grecia
La Grecia ha collocato titoli di stato con scadenza a sei mesi per un ammontare complessivo di 1,14 miliardi di euro. Il rapporto di copertura (rapporto tra ammontare richiesto e quantitativo offerto) è stato di 1,64, in leggero calo rispetto all’1,68 del precedente collocamento. Il rendimento lordo offerto dal titolo è stato fissato al 4,25%, in leggero calo dal 4,27% del precedente collocamento di inizio febbraio.

Wind
Wind ha terminato il 2012 con ricavi per 5,43 miliardi di euro, in flessione del 2,6% rispetto al dato dell’esercizio precedente. Il margine operativo lordo è sceso del 2,7% a 2,06 miliardi di euro. Di conseguenza, la marginalità è rimasta ferma al 38%. Al contrario, il flusso di cassa operativo è aumentato del 2,8%.

Ferré
Secondo quanto scritto su MF di venerdì 8 marzo, sarebbe stata messa sul mercato la sede storica della maison Gainfranco Ferré. Il prezzo di vendita dell’immobile, lasciato libero dall’attuale azionista di controllo della casa di moda, è stato fissato a 28 milioni di euro.



___________


Nota per il lettore

Per utilizzare in modo corretto questa rubrica è importante tenere presente che:
- la rubrica ha lo scopo di monitorare per voi tutte le notizie importanti che vengono pubblicate settimanalmente sulle società italiane e i principali gruppi internazionali che hanno emesso Corporate Bond; non abbiamo incluso i gruppi più solidi, perché riteniamo del tutto improbabile un loro default;
- la rubrica non intende fornire analisi e valutazioni sulle società emittenti, o notizie specifiche sulle loro emissioni obbligazionarie, ma semplicemente effettuare il monitoraggio della stampa per consentirvi di reperire notizie che magari vi erano sfuggite. Chiaramente spesso da quelle notizie si possono trarre informazioni utili per valutare lo stato di salute della società, e quindi anche eventuali problemi sul rimborso delle emissioni;
- la rubrica è di fatto una rassegna stampa settimanale, quindi non contiene analisi e giudizi di chi la redige. In ogni caso, qualsiasi notizia o commento contenuto nella rubrica non può essere interpretato come sollecitazione a fare o non fare, acquistare o vendere. Qualsiasi decisione di investimento o disinvestimento sarà presa da voi in totale autonomia.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.