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Meglio puntare fuori dall’Italia

Situazione politica italiana, rischi dal Debt Ceiling americano, prospettive degli emergenti e prospettive di emergenti e materie prime. Ne abbiamo parlato con Alessandro Broi

di Redazione Soldionline 1 ott 2013 ore 16:03

Situazione politica italiana, rischi dal Debt Ceiling americano, prospettive degli emergenti e prospettive di emergenti e materie prime. Ne abbiamo parlato con Alessandro Broi, promotore finanziario attualmente al primo posto della classifica del concorso Top Advisor di Pictet, al quale partecipano oltre 900 professionisti.

Domanda: L'instabilità politica è da sempre nemica dei mercati. E in questi giorni in Italia l'instabilità politica è più che palese. Come cercare di proteggere i propri investimenti nei prossimi mesi?
Risposta: Non vedo tutta questo timore di instabilità politica da parte dei mercati. Probabilmente scontano l’ipotesi più probabile di un Letta Bis o qualcosa del genere e poi di un nuovo governo qualsiasi che naturalmente adempierà alle necessità di Bruxelles e della Merkel. E’ l’ipotesi più auspicabile dal mio punto di vista: solo così potremo rinnovare la classe dirigente nostrana politica e imprenditoriale …. e con un po’ di fortuna possiamo farcela!
Ad ogni modo, come è accaduto negli ultimi anni, anche per il prossimo futuro, preferisco trovare e consigliare alternative di investimento fuori dal mercato domestico, l’offerta è ampia e ben assortita.

Domanda:
Nelle scorse ore la Camera Usa non ha trovato un'intesa sul finanziamento della macchina statale, causando di fatto lo shutdown dello stato federale. Quali le conseguenze, e le prospettive, per chi ha investito oltreoceano?
Risposta: Anche negli USA la variabile politica, di questi tempi, ha  una valenza secondaria e limitata al breve periodo rispetto alle azioni dell’autorità monetaria. Finora la FED è stata superlativa e il mercato ci ha creduto, alla faccia del pessimismo cosmico di questi anni che ha portato gli Indici sui massimi …ora con Treasury e Azioni comunque alti la prudenza è d’obbligo anche sui mercati USA. 

Domanda: Anche i paesi emergenti stanno generalmente frenando la loro corsa, in alcuni casi decisamente impetuosa negli anni scorsi. Tra i vari mercati emergenti quali mantengono un certo appeal per il futuro?
Risposta: Semplice: quelli che sono comunque  a sconto e che verranno acquistati dai gestori professionisti! Meglio affidarsi a loro, senza prestare attenzione alle interviste spiccatamente in conflitto d’interesse che si trovano sui giornali o alla diffusione tardiva di rating e report che, al limite, si potrebbero utilizzare come contrary indicator! Altrimenti, una semplice analisi volumetrica degli Indici in linea con i fondamentali consente spesso le scelte più azzeccate..se si vogliono fare “scommesse” di trend! Per i più esperti il consiglio è di monitorare gli open interest delle options..

Domanda: E' spesso vantaggioso focalizzarsi sul mercato delle commodities. Quali ritieni essere le materie prime più interessanti?
Risposta: Non è che non voglio risponderti o non intendo espormi, ma dal mio punto di vista tutte le asset class sono interessanti: l’importante è avere un approccio all’investimento non direzionale. Ad esempio le materie prime sono particolarmente indicate per fare strategie market neutral con vendita di volatilità e, su questa linea, anche solo lavorare sulla più classica delle commodity come l’OIL si possono fare dei bei soldini per la maggior parte del tempo e delle situazioni di mercato!! E’ ciò che fanno tutti gli investitori istituzionali, compreso Warren Buffett. Con queste strategie si lascia spazio per grandi margini di errore…nessuno è guru sui mercati, anche se i fondamentali devono essere sempre rispettati!!

Alessandro Broi - alessandro.broi@pfafineco.it

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