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Lehman a 5 anni dal fallimento

Il 3 ottobre Lehman Brothers potrebbe procedere con la quarta tranche di rimborsi agli ex obbligazionisti del colosso statunitense. Si tratterebbe dell'ultimo rimborso

di Edoardo Fagnani 13 set 2013 ore 12:00

Lehman Brothers
Il Sole24Ore di giovedì 12 settembre ha riportato la notizia che il 3 ottobre Lehman Brothers potrebbe procedere con la quarta tranche di rimborsi agli ex obbligazionisti del colosso statunitense. Il quotidiano finanziario ha precisato che l’ammontare definitivo del rimborso sarà fissato nei prossimi giorni. Tuttavia, Il Sole24Ore ha ipotizzato che possa trattarsi dell’ultimo rimborso previsto dal piano di ristrutturazione a favore dei risparmiatori, anche se nuovi conguagli potrebbero arrivare in futuro grazie alla gestione delle attività in bonis.
Il Corriere della Sera di giovedì 12 settembre ha fornito un aggiornamento degli attuali impegni dei protagonisti del fallimento di Lehman Brothers, a cinque anni dal crollo dell’ex colosso bancario statunitense. Il quotidiano ha evidenziato che le multe che hanno colpito gli ex manager sono state irrisorie. Al contrario, diversi banchieri hanno ottenuto buonuscite milionarie. In particolare, l’ex numero uno del gruppo, Dick Fuld, avrebbe accumulato ben 457 milioni di dollari, tra stipendi e bonus, negli anni in cui è stato alla guida di Lehman Brothers. A queste cifra vanno aggiunte anche tre abitazioni di lusso. Nell’anno precedente al fallimento della banca nelle tasche di Fuld erano finiti ben 34 milioni di dollari.

Grecia
Secondo il governatore della banca centrale belga Luc Coene, la Grecia avrà bisogno di almeno un nuovo piano di aiuti finanziari. Il banchiere non esclude che la Repubblica Ellenica possa necessitare di due piani.

Parmalat
In settimana il commissario ad acta di Parmalat, Angelo Manaresi, ha depositato la terza relazione in cui viene contestata la somma che il gruppo di Collecchio ha versato per l'acquisto di Lactalis American Group. Secondo il commissario il prezzo dovrebbe essere rivisto al ribasso di almeno 130 milioni di dollari, portando il controvalore della transazione a 623 milioni di dollari. Ora si attende che il prossimo 25 settembre si pronunci il Tribunale.


Alitalia
I principali quotidiani di giovedì 12 settembre hanno riportato la notizia che alla famiglia Riva è stata sequestrata la partecipazione detenuta in Alitalia, nell’ambito dell’inchiesta sull’ILVA in corso a Taranto. Il valore delle azioni è pari a 71 milioni di euro.

General Motors – Ford
L’agenzia S&P ha migliorato di un livello il rating di Ford, portandolo da “BB+” a “BBB-”, in scia buoni dati delle vendite nel mese di agosto. Il giudizio porta il colosso automobilistico tra gli emittenti non speculativi. Tuttavia, gli esperti hanno peggiorato da “positive” a “stabili” le prospettive per i prossimi trimestri. La stessa S&P ha confermato il rating “BB+” sul debito a lungo termine di General Motors, confermando la società automobilistica tra gli emittenti speculativi. Gli esperti hanno migliorato da “stabili” a “positive” le prospettive sul rating per i prossimi trimestri.
Il Sole24Ore di venerdì 13 settembre ha riportato la notizia che il governo del Canada e la provincia dell’Ontario hanno venduto 30 milioni di azioni di General Motors, per un controvalore complessivo di circa 1,1 miliardi di dollari.

Risanamento
Il Sole24Ore di sabato 7 settembre ha segnalato che ci sarebbero cinque offerte dagli Stati Uniti per rilevare le attività francesi di Risanamento, valutate tra gli 1,1 miliardi e gli 1,25 miliardi di euro. A queste si aggiungerebbe anche la proposta avanzata da un fondo di investimento britannico.
Il numero uno del Banco Popolare, Pierfrancesco Saviotti, ha dichiarato che gli istituti creditori di Risanamento stanno valutando la proposta formulata da Luigi Zunino per rilevare il controllo della società immobiliare.


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