Le politiche monetaria e fiscale devono essere coordinate
La politica monetaria è messa in atto dall'autorità monetaria facendo variare la quantità di moneta presente sul mercato; la politica fiscale è messa in atto dallo Stato facendo variare le imposte o le spese statali
di La redazione di Soldionline 19 mar 2008 ore 14:14
Le tesi di Rossi sono state da me elaborate con gli strumenti grafici propri del modello di Hicks, che è la sintesi del pensiero keynesiano-neoclassico, come visione d'insieme.
Prima di addentrarci nel merito delle tesi diamo una breve spiegazione del funzionamento di tale modello.
Hicks sostanzialmente si poneva la seguente domanda: è possibile unire mercato dei beni e dei servizi (fiscale - IS) con il mercato della moneta (monetario - LM) per trovare non solo un equilibrio generale, ma molto più importante, per aiutare i nostri governanti a prendere decisioni "ottimali" seguendo lo stesso percorso?
Tale teoria prende anche il nome di modello IS-LM.
La curva IS
Definizione: La curva IS rappresenta tutte le possibili combinazioni fra tassi di interesse e reddito che mantengono in equilibrio il mercato reale (mercato dei beni), per dato livello dei prezzi.
La curva IS, la cui sigla simboleggia le parole inglesi investimento e risparmio (investment, savings), come potete notare dal grafico, rappresenta tutti i punti in cui la domanda e l'offerta sul mercato reale si equivalgono per un dato tasso d'interesse.
dove:
i = tasso d'interesse
Y = PIL = C (consumi) + I (investimenti) + G (spesa pubblica) + NX (esportazioni nette)
Una diminuzione delle tasse o un aumento delle spese statali comporta graficamente uno spostamento della curva IS verso destra.
Stiamo molto attenti alla differenza che passa tra gli spostamenti lungo la curva e gli spostamenti della curva.
Per passare da ISD a IS1 è necessario aumentare una delle quattro componenti del PIL, anche se secondo Keynes la soluzione ottimale, in una situazione recessiva come l'attuale, sarebbe quella di un aumento della spesa pubblica, che attraverso il moltiplicatore (appunto chiamato Keynesiano) farebbe proprio aumentare il PIL, come auspicato.
E' come se tra ISD e IS1 ci fossero tante altre curve che generando impulsi Keynesiani si smorzano con lo sfruttamento totale di una spesa pubblica oculata (caso tipico è la costruzione delle infrastrutture).
Del controllo della curva IS se ne occupa il governo che mira ad espandere il più possibile il PIL e conseguentemente l'occupazione.
La curva LM
Definizione: La curva LM rappresenta tutte le possibili combinazioni fra tassi di interesse e reddito che mantengono in equilibrio il mercato monetario (offerta di moneta uguale a domanda di moneta), a parità del livello dei prezzi.
La curva LM, la cui sigla simboleggia le parole inglesi liquidità e moneta (liquidity, money), rappresenta tutti i punti in cui domanda e offerta di moneta si equivalgono per un dato tasso d'interesse.
Un aumento di M0 comporta graficamente a uno spostamento della curva LM verso destra.
Ma ecco che arriva il problema e la soluzione sollevata e proposta da Rossi.
La BCE, che controlla la politica monetaria con la priorità di mantenere stabile il tasso d'inflazione, attualmente molto preoccupata dalla crisi internazionale, potrebbe compiere un danno: non supportando gli sforzi degli Stati con un adeguato aumento della base monetaria, con connessa riduzione del moltiplicatore bancario per mantenere costante M3 ed inflazione, condanna l'Europa alla recessione.
Secondo il nostro punto di vista la BCE, pensando erroneamente che tale modello sia stato costruito per la piena occupazione, non asseconda adeguatamente la politica fiscale.
Ecco perché ci troviamo in questa situazione.
Ma la soluzione tracciata da Rossi possiamo dimostrarla con questi strumenti che, anche se sono pur sempre modelli statici e non perfetti, ci aiutano a capire l'andamento generale dell'Economia.
Attualmente il nostro modello completo si presenta nel seguente modo:
Ci troviamo con un reddito Y1 ma vorremmo che arrivasse a Y3 cercando di creare posti di lavoro non precari, ecc...
Analizziamo cosa succede se la BCE rimane ferma (in realtà rema contro). Lo Stato aumenta la spesa pubblica e la IS si porta nel punto Y2; ma poiché i tassi sono aumentati (i2) i consumi e gli investimenti diminuiranno riportando la curva IS nel punto di partenza di coordinate(Y1;i1).
Inizialmente ci sarebbe uno spiazzamento ma nel lungo periodo una retrocessione della IS.
Se si aumentasse M0, abbassando nel contempo il moltiplicatore bancario, la LM si sposterebbe verso il basso andando ad incontrare proprio il punto di coordinate (Y3;i1).
Per toglierci dalla recessione è necessaria la manovra congiunta di Stato e BCE.
Forse la soluzione è talmente semplice che non possiamo credere che sia possibile!
Ovviamente qualsiasi vostro suggerimento è gradito. Per non appesantire il lavoro è stato tralasciata la componente delle esportazioni nette. Lo scopo precipuo è solo dimostrare che il tempismo e la coordinazione tra le due politiche sono necessarie per non lasciare morti o ferito lungo in tragitto di spostamento delle curve. Finché i nostri governanti penseranno che la politica fiscale e monetaria sono entità separate non potranno che fare disastri.
FED e BCE sbagliano, perché non alzano M0; abbassando i tassi non fanno altro che alzare moltissimo l'inflazione.
Per approfondimenti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Modello_IS-LM