Le banche centrali saranno il driver dei mercati nel 2015?
Nei prossimi mesi la divergenza nella politica monetaria tra Stati Uniti e Regno Unito rispetto ad Europa e Giappone dovrebbe intensificarsi ulteriormente
di Edoardo Fagnani 25 nov 2014 ore 17:14Allianz Global Investors ha confermato la propria previsione di una crescita economica globale moderata pari al 3,7% nel 2015, rispetto al 3,25% del 2014, nonostante la maggiore fragilità del quadro economico globale.
Secondo gli esperti, come nel 2014, l’economia statunitense continuerà a essere il motore principale per la crescita globale, rispetto a un andamento più debole di Europa, Giappone e mercati emergenti.
PREVISIONI 2015, FOCUS SULLE MOSSE DELLE BANCHE CENTRALI
Allianz Global Investors ritiene che le mosse delle Banche Centrali rimangano un fattore chiave, e nei prossimi mesi la divergenza nella politica monetaria tra Stati Uniti e Regno Unito rispetto ad Europa e Giappone dovrebbe intensificarsi ulteriormente.
A questo proposito, Andreas Utermann (nella foto a sinistra), Global Chief Investment Officer e Co-Head di Allianz Global Investors, stima che nell’immediato futuro i tassi di interesse a livello globale rimarranno molto contenuti, ma nel corso del 2015, se i dati economici si rafforzeranno e il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti continuerà a ridursi, con molta probabilità la Federal Reserve e la Bank of England rialzeranno i tassi.
Le politiche monetarie accomodanti possono aiutare i governi a ridurre livelli di indebitamento particolarmente elevati, ma, nello stesso tempo, secondo Utermann, la grande liquidità nei mercati può rappresentare una fonte di preoccupazione: “Sfortunatamente, la quantità di moneta iniettata nell’economia globale dalle Banche Centrali a partire dal 2009 non evapora autonomamente. Sinora il sistema finanziario globale è stato influenzato in modo poco evidente dagli elevati livelli di liquidità, ma per il 2015 gli investitori dovrebbero prepararsi ad un incremento della volatilità dei mercati”, ha precisato l'esperto.
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PREVISIONI 2015, PRESSIONI SULLA BCE
Secondo Allianz Global Investors, a fronte dei recenti dati economici deludenti, potrebbero aumentare le pressioni verso la Banca Centrale Europea, in presenza di tassi di interesse negativi, per ulteriori interventi di allentamento monetario che evitino all’area euro di scivolare nella recessione. Nel frattempo Francia, Italia e Germania si trovano a gestire le proprie sfide per stimolare la crescita: la riduzione del debito si sta rivelando complessa, con un forte e diffuso malcontento rispetto alle misure di austerità e di tagli da parte dei governi nazionali.
Ma non solo Francia e Italia stanno lottando per fronteggiare la crescita debole. Allianz Global Investors ritiene che sia più preoccupante che la Germania, sino ad oggi motore economico fondamentale dell’Area Euro, debba ora affrontare nuove sfide innescate innanzitutto dalle tensioni geopolitiche tra le vicine Russia e Ucraina.
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PREVISIONI 2015, I RENDIMENTI AZIONI E OBBLIGAZIONARI POTREBBERO RIDURSI
Allianz Global Investors ha ricordato che, con ritorni medi di circa il 15% all’anno nel periodo 2009-2013, gli investitori hanno beneficiato di rendimenti particolarmente elevati, sostenuti dalla politica monetaria ultra espansiva della Federal Reserve.
Utermann riconosce come ciò sia stato positivo per gli investitori a caccia di rendimenti di lungo periodo attraenti in un contesto di tassi negativi ma, allo stesso tempo, avverte che questa situazione non può durare per sempre. Utermann infatti sottolinea che: “Pur rimanendo convinto che in un orizzonte temporale di lungo termine il comparto azionario offra tra i migliori rendimenti, gli investitori dovrebbero essere consapevoli che, nel breve periodo, i ritorni relativamente elevati registrati negli ultimi anni dai mercati azionari e obbligazionari non sono sostenibili, ed è quindi probabile che in futuro si stabilizzino ad un livello più basso”.