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La strategia di investimento del Credit Suisse sul mercato italiano

Gli esperti suggeriscono di diversificare le posizioni azionarie in titoli meno esposti ai consumi interni. Gli analisti segnalano Telecom Italia e Fiat

di Edoardo Fagnani 8 giu 2010 ore 15:00
Gli analisti del Credit Suisse hanno fornito alcune linee guida sullo scenario economico-finanziario italiano e hanno indicato anche alcune possibili strategie di investimento.

Gli esperti della banca d’affari svizzera segnalano un buon inizio d’anno per l’economia italiana e un ulteriore miglioramento dei dati aziendali. Di conseguenza, gli analisti ritengono sia improbabile che la ripresa venga pregiudicata dalla crisi del debito sovrano.
Inoltre, il Credit Suisse non vede problemi nel sistema bancario italiano. Secondo gli analisti, le banche non dovrebbero risentire di significative svalutazioni nel prossimo futuro, “dal momento che il pacchetto di salvataggio di Eurolandia/FMI ha permesso di guadagnare un po’ di tempo”.
Al contrario, gli esperti segnalano il problema inflazione. Per gli analisti “sembra che l’Italia sia uno dei pochi paesi di Eurolandia in cui il forte ristagno causato dalla recessione non abbia determinato un notevole rallentamento dell’inflazione”. A questo proposto, il Credit Suisse ritiene che l’inflazione più vischiosa sembra essere una caratteristica dell’economia italiana, dal momento che la volatilità dell’inflazione è stata più bassa che altrove. “Riteniamo tuttavia che l’inflazione cali infine anche in Italia”, prevedono gli analisti.
Dagli indicatori economici gli esperti evincono che la ripresa dovrebbe continuare, pur in assenza di un’ulteriore accelerazione.

Sul fronte azionario, il Credit Suisse ritiene che in Italia i titoli finanziari e i settori ciclici presentino una dinamica debole degli utili, a differenza di quanto accaduto in Europa.
Questo scenario ha avuto una ripercussione negativa sul mercato azionario italiano. Gli analisti segnalano che “dall’inizio della crisi greca il mercato azionario italiano ha evidenziato una sottoperformance di 500 punti base circa rispetto ai mercati europei ed è stato spinto al ribasso dai titoli finanziari italiani, che hanno perso un terzo circa del loro valore nell’arco di un mese”.
Per questo gli esperti del Credit Suisse suggeriscono agli investitori di diversificare le posizioni azionarie strategiche in titoli meno esposti ai consumi interni italiani. A questo proposito gli analisti segnalano Telecom Italia e Fiat quali opportunità di investimento. La compagnia telefonica sta traendo vantaggio dal miglioramento della telefonia mobile nella Penisola e in particolare dalla solida crescita in Brasile. Con riferimento a Fiat, gli esperti prevedono che con un investimento nella società automobilistica gli investitori possano trarre vantaggio dallo scorporo delle attività industriali e dalla robusta crescita in Brasile, dove Fiat detiene una solida posizione sul mercato automobilistico e beneficia dell’elevata domanda di macchine agricole (tramite la sua partecipazione del 90% in CNH).

A livello obbligazionario, il Credit Suisse si è focalizzato sui bond emessi dagli istituti credito, sul cui la banca svizzera mantiene una strategia di investimento prudente. In particolare, gli esperti raccomandano agli investitori di focalizzarsi sui titoli degli istituti più solidi, ben diversificati e importanti a livello sistemico. A questo proposito gli analisti segnalano le emissioni di Rabobank, HSBC, Barclays, Deutsche Bank e BNP Paribas.
Infine, gli esperti del Credit Suisse ricordano che le banche greche, portoghesi, spagnole e irlandesi restano più vulnerabili in caso di ulteriore volatilità dei rispettivi titoli di stato. Tuttavia, gli analisti precisano di non aver alcuna posizione sugli istituti di questi paesi.

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