L’Europa verso il salario minimo. Fissa i criteri, ma non l’obbligo (Corriere della Sera)
di Redazione Lapenna del Web 7 giu 2022 ore 07:28 Le news sul tuo SmartphoneDopo il tour de force durato dalle 19 alle 5 del successivo mattino, la Commissione Europea sarebbe arrivata ad un accordo sul salario minimo europeo. Secondo quanto riporta Francesca Basso sul Corriere della Sera, la volontà di Bruxelles era quella di chiudere i negoziati dopo un anno e mezzo di trattative. Il risultato è una direttiva che, allo stato attuale, non impone alcun cambiamento agli stati membri, e stabilisce un quadro procedurale per promuovere salari minimi "adeguati ed equi" in tutta l'Europa.
Al momento il salario minimo legale è presente in 21 Paesi membri, esclusi Italia, Austria, Svezia, Danimarca, Finlandia e Cipro. All'interno dello spettro del salario minimo, però, il range è davvero vario: "si va dai 332 euro al mese della Bulgaria ai 2.202 del Lussemburgo," spiega la giornalista. La direttiva, una volta approvata, sarà "vincolante nell'obiettivo", ovvero nell'esistenza di un salario dignitoso in tutta l'Europa, migliorando l'accesso effettivo alla tutela garantita dal salario minimo per tutti i lavoratori. Gli Stati avrebbero poi due anni per recepire e adattarsi.
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