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Jobs act, posti fissi cresciuti del 24% (Corriere della Sera)

di Mauro Introzzi 9 giu 2015 ore 08:28 Le news sul tuo Smartphone

lavoro_1Per misurare l’effetto Jobs act ieri il ministero del Lavoro Giuliano Poletti ha pubblicato i dati sulle assunzioni e i licenziamenti del primo trimestre del 2015. Il Corriere della Sera evidenzia come le tabelle confermino la tendenza venuta fuori con i dati parziali, diffusi mese per mese: il numero totale delle assunzioni di ogni tipo (dalla collaborazione ai contratti stabili) è in aumento del 3,8% mentre è cresciuto po' meno (del 3,4%) il numero totale delle cessazioni.
La vera differenza sta nel peso delle assunzioni a tempo indeterminato, con un aumento del 24,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso
. La causa sta sia nello sconto sui contributi per tutti i contratti a tempo indeterminato, anche quelli con il vecchio articolo 18, partito a gennaio. Sia nel nuovo contratto a tutele crescenti, senza articolo 18 e quindi con l’indennizzo al posto del reintegro in caso di licenziamento illegittimo, disponibile da marzo. Ma proprio questa seconda modifica sembra decisiva per l’inversione di tendenza di queste settimane. A marzo le assunzioni stabili in più rispetto all’anno scorso sono state quasi 60 mila. A febbraio, quando c’era soltanto lo sconto sui contributi, l’aumento era stato della metà.

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