Istat: nel terzo trimestre prosegue la domanda delle imprese
+2,7% posizioni dipendenti su precedente
di Redazione Soldionline 13 dic 2021 ore 13:07A cura di Labitalia/Adnkronos
Nel terzo trimestre 2021 proseguono i segnali di ripresa della domanda di lavoro, con un aumento congiunturale delle posizioni lavorative dipendenti pari a 2,7%. Su base annua, la crescita del 5% delle posizioni dipendenti segna un recupero delle perdite complessivamente subite a partire dal secondo trimestre 2020 quando, a seguito della pandemia, la domanda di lavoro nel settore privato ha iniziato a contrarsi. Lo comunica l'Istat.
Rispetto al trimestre precedente, il segnale positivo caratterizza sia la componente a tempo pieno (+2,4%) sia, in misura maggiore, la componente a tempo parziale (+3,4%). Quest’ultima, maggiormente colpita dagli effetti dell’emergenza sanitaria segna un aumento su base annua meno marcato rispetto alla componente a tempo pieno (3,6% rispetto a 5,6%). Le ore lavorate per dipendente crescono del 3,3% rispetto al trimestre precedente e del 2,7% su base tendenziale. Prosegue la riduzione del ricorso alla cassa integrazione che si attesta a 40,1 ore ogni mille ore lavorate. Il tasso dei posti vacanti aumenta di 0,2 punti percentuali su base congiunturale e di 0,9 su base annua.
Il costo del lavoro per unità di lavoro registra una lieve crescita in termini congiunturali, pari allo 0,1%, per effetto dell’aumento delle retribuzioni, pari a 0,2%, e del calo degli oneri sociali di 0,2%. Su base annua, il costo del lavoro aumenta più marcatamente (+1,1%), anche in questo caso come sintesi di una crescita della componente retributiva (+1,7%) e di una riduzione degli oneri sociali (-0,6%). Rispetto ai trimestri precedenti, il calo degli oneri sociali è più contenuto anche a seguito del graduale affievolirsi degli effetti delle decontribuzioni messe in atto a partire dalla seconda metà del 2020 per il rilancio dell’attività economica.